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Domenica, 28 Aprile 2024
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Trump escluso dalle primarie in Colorado: cosa cambia per le elezioni del 2024

L'ex presidente degli Stati Uniti non potrà partecipare alle primarie repubblicane in vista delle presidenziali 2024 negli Stati Uniti: c'entra l'assalto a Capitol Hill. Ora tutto è nelle mani dei giudici della Corte suprema federale

La Corte suprema del Colorado ha escluso Donald Trump dal voto delle primarie repubblicane in vista delle elezioni presidenziali che si terranno il 5 novembre 2024. Il motivo è il ruolo dell'ex presidente degli Stati Uniti nell'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Si tratta del primo candidato presidenziale nella storia Usa a essere dichiarato ineleggibile in base al 14esimo emendamento, che esclude dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in "insurrezioni o rivolte" contro il governo americano.

Trump escluso dalle primarie in Colorado: "Decisione ingiusta"

L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non è costituzionalmente idoneo a candidarsi nello stato del Colorado per le elezioni presidenziali del 2024. Con quattro voti a favore e tre contrari, la Corte Suprema, in base al 14esimo emendamento, vieta infatti agli insurrezionalisti coinvolti nell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 di ricoprire cariche pubbliche.

La sentenza storica ritiene Trump responsabile del tentativo di ribaltare le elezioni del 2020 e prevede una punizione politica per il suo comportamento antidemocratico. Trump ha promesso di fare appello alla Corte Suprema degli Stati Uniti. "Abbiamo piena fiducia che la Corte Suprema degli Stati Uniti si pronuncerà rapidamente a nostro favore e metterà finalmente fine a queste cause antiamericane", ha affermato Steven Cheung, portavoce della campagna di Trump.

La decisione si applica solo alle primarie repubblicane in Colorado nel "Super Tuesday" - il giorno delle primarie - previsto per il 5 marzo 2024. Il Colorado è considerato uno Stato saldamente democratico e quindi Joe Biden dovrebbe aggiudicarselo a prescindere dalla presenza di Trump, anche se la sentenza potrebbe influenzare lo "status" dell'ex presidente nelle elezioni generali del 5 novembre 2024.

La palla passa ai giudici di Washington, verso novembre 2023

Il caso è stato portato avanti da un gruppo di elettori del Colorado, aiutati dall'associazione Citizens for Responsibility and Ethics di Washington: la loro tesi, bocciata in prima istanza, è che Trump dovrebbe essere squalificato per aver incitato i suoi sostenitori ad attaccare il Campidoglio nel tentativo fallito di ostacolare il trasferimento del potere a Biden dopo la vittoria delle elezioni del 2020. Casi analoghi, basati sul 14mo emendamento, sono stati promossi in Minnesota e in Michigan ma per ora sono stati respinti.

Ora, saranno i  giudici della Corte suprema di Washington Dc a dirimere la questione e stabilire se Trump è legittimato a candidarsi per ricoprire il ruolo di presidente degli Stati Uniti. Il pronunciamento varrà non solo per il Colorado, ma per tutti gli altri Stati. 

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