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Lunedì, 29 Aprile 2024
Scandalo giudiziario / Regno Unito

Il bug informatico che è costato il lavoro (e la vita) a centinaia di postini

Oltre 700 dipendenti delle poste britanniche sono stati condannati negli anni a causa di difetti nel software Horizon, che ciò nonostante è ancora in uso

È stato definito il più grossolano errore giudiziario nella storia del Regno Unito, e sta tornando alla ribalta in questi giorni grazie ad un film che ne parla e che ha spopolato nel Paese. Ma di cosa si tratta? In sostanza, è la storia di moltissimi postini britannici che hanno perso il lavoro (e ingenti quantità di denaro, nonché la reputazione) a causa di un bug nel software informatico tutt'ora in uso al Post Office, le poste nazionali del Regno.

Lo scandalo Horizon (dal nome del software incriminato) si riferisce ad una serie di processi avviati tra il 1999 ed il 2015 contro centinaia di direttori e operatori di filiali postali accusati ingiustamente di aver sottratto denaro alle loro attività. Come riporta il quotidiano Guardian, le accuse hanno colpito circa 3.500 dipendenti, e oltre 700 sono stati effettivamente condannati in sede penale, nonostante fin dal 2010 fosse evidente che il sistema centralizzato su cui veniva registrata la contabilità era difettoso.

Così, questi operatori, pur senza aver commesso alcun reato, si sono ritrovati con la fedina penale sporca e hanno dovuto scontare varie pene, dai lavori socialmente utili al carcere. Le condanne hanno causato difficoltà economiche per molti di loro, e in alcuni casi addirittura la bancarotta. Lo stress legato allo scandalo Horizon è inoltre collegato ad almeno quattro suicidi di ex dipendenti.

Il Post Office britannico ha per legge la facoltà di indagare e intentare processi interni senza dover coinvolgere la polizia. E per anni ha opposto un muro d'indifferenza alle notizie che evidenziavano diversi problemi di Horizon IT, sviluppato dalla società giapponese Fujitsu, ricorrendo anche ai mezzi legali contro quelle che definiva come diffamazioni.

Finché, nel 2019, una corte superiore ha dato ragione ad un gruppo di operatori postali annullando le loro condanne e riconoscendo invece la "colpevolezza" del sistema Horizon. La sentenza, di portata storica, è stata confermata in appello nel 2021 e ha aperto la strada ai risarcimenti pecuniari alle vittime di questo macroscopico errore giudiziario. Il mese scorso, altre 93 condanne sono state annullate.

Nel corso degli anni sono stati erogati oltre 130 milioni di sterline nel complesso a titolo di risarcimento per circa 2.500 dipendenti, anche se il Post Office è stato accusato di aver colpevolmente ritardato i pagamenti. Decine di vittime sono infatti decedute prima di ottenere il risarcimento che spettava loro.

E gli errori non finiscono qui: mentre sono state addebitate delle tasse sui risarcimenti versati, i capi dell'azienda che hanno gestito l’inchiesta Horizon hanno ricevuto 1,6 milioni in bonus. Inoltre, nonostante i ministri responsabili avessero promesso lo scorso settembre che ogni dipendente che avesse ottenuto l'annullamento della condanna avrebbe ricevuto 600mila sterline di risarcimento, a dicembre è emerso che il Post Office ha sostanzialmente dimezzato l'importo originariamente destinato ai risarcimenti poiché il numero di ricorsi presentati, e soprattutto quelli vinti, è stato inferiore al previsto. Infine, da alcuni documenti esaminati nelle indagini pare addirittura che i procuratori delle poste classificassero i direttori delle filiali in base all’'tnia, utilizzando offese razziste nei confronti dei dipendenti di colore.

Ma come mai questo scandalo è tornato alla ribalta proprio ora? Da un lato c'è l’inchiesta del settembre 2020, che sta portando alla luce nuove rivelazioni e che dovrebbe concludersi entro l’anno in corso. Dall'altro, proprio la scorsa settimana è stato trasmetto sul canale ITV un film drammatico (Mr Bates vs the Post Office) che racconta la lotta di Alan Bates per ottenere giustizia per sé e per i suoi colleghi operatori, che ha riscosso un buon successo di pubblico e ha rinnovato l'indignazione pubblica e ha provocato nuove richieste di provvedimenti contro i dirigenti responsabili.

Dal canto suo, Scotland Yard ha confermato per la prima volta lo scorso 5 gennaio che le poste britanniche sono sotto inchiesta penale per lo scandalo Horizon, anche se per ora non ci sono ancora state incriminazioni. La polizia sta indagando anche su due ex esperti della società Fujitsu per falsa testimonianza e interferenza nel percorso della giustizia.

Nonostante questi sviluppi, comunque, ad oggi il Post Office utilizza ancora il software Horizon, ed ha pure chiesto al governo un finanziamento da 252 milioni per rimanere a galla, all'interno del quale c'è una somma destinata a sostenere i costi di aggiornamento del sistema informatico.

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