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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso

Si scontra contro cinghiali in autostrada e l'auto prende fuoco, la denuncia: "Sabotaggio"

"Raffica di incidenti causati da cinghiali in autostrada, le reti anti-animali tagliate da ignoti": a firmare la denuncia contro ignoti i vertici di Strada dei Parchi, la società del gruppo industriale abruzzese Toto concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24-A25

Si allunga l'ombra del sabotaggio sugli incidenti con gli animali avvenuti in Abruzzo sulle autostrade A24 e A25 gestite da Strada dei Parchi. Gli ultimi episodi sono avvenuti recentemente nei pressi di Avezzano. La scoperta degli squarci sulle reti di protezione autostradale, speculari su entrambi i lati e compatibili con un taglio di cesoie, lascerebbe ipotizzare scenari non accidentali, tanto che la stessa concessionaria ha sporto denuncia alla Polizia stradale.

Soltanto negli ultimi tre giorni si sono verificati tre incidenti stradali che per puro caso non hanno avuto esiti tragici, ma che hanno inevitabilmente riacceso il dibattito sul tema della sicurezza stradale sulle reti viarie che attraversano zone protette come i parchi. Qui la presenza di animali non è certo sporadica visto che l'infrastruttura attraversa in Abruzzo per lunghi tratti parchi e aree protette.

Due di questi sinistri sono avvenuti sull’A25 nel tratto compreso tra i caselli di Avezzano e Magliano dei Marsi: entrambi sono stati causati dall’attraversamento di gruppi di cinghiali e solo per pura fortuna non hanno avuto esiti gravi per gli automobilisti. Nessuna conseguenza anche per l’uomo che mercoledì scorso ha impattato degli ungulati nel tratto teramano dell’A24. La sua auto a gpl ha preso fuoco, ma il rogo è stato subito spento dai Vigli del fuoco.

La società del gruppo industriale abruzzese Toto è tornata a gestire dal primo gennaio scorso le autostrade abruzzesi e laziali A24-A25, dopo la revoca in danno decisa dal precedente governo di Mario Draghi nell'estate 2022, e l'affidamento ad Anas. La concessione è stata riassegnata al privato con una norma del Parlamento in virtù del successivo dietrofront del governo Meloni e del ministro per le Infrastrutture ed i Traporti, Matteo Salvini, per evitare allo Stato un esborso miliardario per la compensazione prevista per legge alla luce della revoca anticipata della concessione in scadenza nel 2032 e un eventuale risarcimento danni.

A tale proposito, è rimasto sostanzialmente al palo il progetto di Sdp concordato nel luglio del 2021 con l'ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise per un investimento di 80 milioni di euro per la realizzazione di un primo lotto di 100 chilometri per nuove reti speciali a maglia differenziata alte oltre 2 metri, per prevenire le intrusioni da parte della fauna di ogni grandezza e specie. Il progetto era stato avviato con un primo investimento di Strada dei Parchi di 1,3 milioni di euro (1,1 per lotto 0 + circa 200mila per progettazione intero tracciato) prima della revoca della concessione, e concluso per i primi 4 km durante la gestione Anas, nel tratto di A25 vicino Carrito. Nella denuncia, Strada dei parchi esprime la volontà "di procedere penalmente nei confronti del responsabile, qualora individuato, chiedendo pertanto la punizione per tutti quei reati ravvisabili per i fatti esposti e per ogni effetto di legge".

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