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Domenica, 28 Aprile 2024

La crisi

Charlotte Matteini

Opinionista

Clima apocalittico e le nostre lacrime di coccodrillo

«La notizia, ammesso che tale sia, è che a luglio fa caldo e probabilmente a dicembre nevicherà, ma secondo gli ambientalisti la colpa è nostra». È una recente dichiarazione del giornalista Andrea Giambruno, conduttore de Il Diario del Giorno su Retequattro, compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Questa è solo l’ultima, la più recente, affermazione negazionista di personaggi che contornano il centrodestra italiano, da sempre dichiaratamente riduzionista rispetto all’emergenza climatica.

Non è dato sapere se per il First Gentleman d’Italia anche il catastrofico nubifragio che ha colpito questa notte la città di Milano e la Lombardia non sia poi una gran notizia, dato che i temporali estivi in Italia ci sono sempre stati, come si affannano a ricordare in molti. “Ai miei tempi la grandine devastava tutto”, si legge su Twitter. “Ma quale cambiamento climatico, l’alluvione del 2003 non te la ricordi?”, scrive qualcun altro. Non solo utenti qualunque, ma anche esponenti parlamentari di partiti della maggioranza di Governo, come il senatore Claudio Borghi, che sostiene sia “diverso sciacallare su disgrazie che in Italia ahimè ci sono sempre state per bassi fini politici”.

I negazionisti del clima

Un’Italia spaccata, che da un lato annega tra i nubifragi e le trombe d’aria, come a Milano, e dall’altra brucia a causa del caldo estremo, con temperature che sono ben al di sopra delle medie stagionali, come a Palermo e Catania. Questo dicono i fatti e i dati, che però molti si ostinano a ignorare.

Tutto pur di non ammettere che no, questo clima tropicale impazzito non è per nulla normale in Italia e che un temporale così violento, con venti a 100 km/h e oltre 30 mm di pioggia in pochi minuti non sono un fenomeno classificabile come un evento nemmeno lontanamente vicino all’ordinario. E nemmeno il caldo che sta lasciando da giorni senza acqua né energia elettrica Catania, facendo andare in tilt tutte le infrastrutture della città. Quello che i negazionisti del cambiamento climatico non riescono a comprendere è il basilare concetto di fenomeno climatico estremo. Estremo sia per la violenza con cui si scatena sia soprattutto per la frequenza e l’incidenza.

“Siamo davanti a una realtà critica, una realtà climatica imprevedibile che comporta, al di là dell'emergenza, la messa in sicurezza del territorio che è una priorità di fronte a una situazione che viviamo con fenomeni totalmente diversi", ha dichiarato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni commentando il disastro che sta devastando l’Italia da Milano a Palermo. Una realtà climatica imprevedibile, la definisce la premier. Peccato che di imprevedibile in questi fenomeni estremi non ci sia nulla. O meglio, arrivano devastando qualsiasi cosa in una manciata di minuti, ma sono decenni che la comunità scientifica avverte dei rischi che comporta ignorare il riscaldamento globale. Il cambiamento climatico, il grande convitato di pietra che pochi nel centrodestra hanno il coraggio di nominare, eccezion fatta per il ministro Nello Musumeci, che ha platealmente affermato che “lo sconvolgimento climatico impone a tutti noi un cambio di passo, senza alibi per alcuno”.

Sbeffeggiato chi lanciava gli allarmi

Ecco, oggi tutti piangono ma questi rischi sono sempre stati non solo sottovalutati, ma addirittura sbeffeggiati da chi ora si dice estremamente preoccupato dalla situazione e governa il Paese negando da anni il problema. L’attuale ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, per esempio, è da sempre uno dei più grandi detrattori degli attivisti che da anni avvertono dei rischi. “Il disastro in Emilia Romagna è dovuto non solo all'eccezionalità delle piogge, ma anche a un ambientalismo ideologico”, dichiarava solo qualche mese fa. Non è mai stata da meno la presidente Meloni, che per esempio sosteneva che “il fondamentalismo climatico ci porterà a perdere migliaia di aziende e milioni di posti di lavoro in Europa”.

L’economia, il grande vessillo che il centrodestra si affanna a difendere senza proporre alcun tipo di soluzione, ma soprattutto senza capire che senza salvaguardia dell’ambiente e del mondo in cui tutti viviamo, nel giro di pochi anni non rimarrà più alcuna economia da salvaguardare, perché avremo distrutto tutto per cieco ideologismo conservatore.

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