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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fabrizio Saccomanni, ministro dell'Economia: la scheda

Ha iniziato la sua carriera in Banca d'Italia nel giugno 1967

Nato a Roma il 22 novembre 1942, coniugato, il neo ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, è membro del direttorio e direttore generale della Banca d'Italia dal 2 ottobre 2006 (carica rinnovata il 2 ottobre 2012). In qualità di direttore generale sostituisce il governatore di Bankitalia in caso di assenza e ha la competenza degli atti di ordinaria amministrazione della banca.

Saccomanni è presidente e membro del direttorio integrato dell'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) dal 1 gennaio 2013. E' membro del Cda della Banca dei regolamenti internazionali (Bri) e supplente del governatore nel consiglio direttivo della Bce.

Dopo la laurea in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano, ha seguito corsi di perfezionamento in economia monetaria e internazionale presso la Princeton University (Usa).

Ha iniziato la sua carriera in Banca d'Italia nel giugno 1967, quando è stato assegnato all'ufficio vigilanza della sede di Milano. Dal 1970 al 1975 è stato distaccato presso il Fondo monetario internazionale, in qualità di economista nel dipartimento rapporti commerciali e di cambio e, dal 1973, come assistente del direttore esecutivo per l'Italia.

Rientrato in Banca d'Italia, è stato assegnato al servizio studi. Nel 1984 è diventato capo del servizio rapporti con l'estero e nel 1997 è stato nominato direttore centrale per le attività estere. Ha rappresentato la banca nell'ambito dei principali organismi finanziari internazionali, in qualità di membro di comitati istituzionali presso la Bce (comitato per le relazioni internazionali), la Bri (comitato sul sistema finanziario globale) e l'Unione europea (comitato economico e finanziario). Ha ricoperto la carica di presidente del comitato per la politica del cambio (1991-97) presso l'istituto monetario europeo. E ha partecipato ai negoziati per la creazione dell'Unione economica e monetaria e all'attività del comitato dell'euro istituito dal Governo per gestire la transizione alla moneta unica (1998-2002).

Dal febbraio 2003 al settembre 2006 è stato vicepresidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo a Londra dove ha svolto funzioni sia gestionali, quale membro del comitato esecutivo, sia operative, come responsabile delle aree di gestione del rischio, sicurezza nucleare, protezione ambientale e cofinanziamenti ufficiali. Il neo titolare del ministero di via XX settembre è membro del consiglio direttivo dell'istituto Einaudi per l'economia e la finanza, membro del consiglio direttivo dell'istituto italiano di tecnologia, membro del consiglio direttivo dell'istituto affari internazionali e membro della società italiana degli economisti.

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