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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'ultimo Consiglio dei ministri a guida Draghi: "I governi passano, l’Italia resta"

Approvato il Documento programmatico di bilancio con solo spese indifferibili: la parte programmatica sarà fatta dal prossimo premier. Il saluto ai suoi: "Unità nazionale richieste pazienza. Siate orgogliosi". L'invito a una "transizione ordinata"

Oggi, 10 ottobre 2022, riunione "lampo" del Consiglio dei ministri. Non una seduta come le altre. Si è trattato sostanzialmente dell'ultimo Cdm "di peso" a guida di Mario Draghi (Non si esclude che in settimana ci sia un'altra riunione ma puramente tecnica), suggellato anche da brindisi e foto di rito tra premier uscente e ministri. L'auspicio di Draghi per una transizione ordinata perché "I governi passano, l’Italia resta".  

Cosa è stato deciso nel Consiglio dei ministri di oggi 10 ottobre

L'Esecutivo e il premier Mario Draghi in circa 30 minuti hanno approvato il Documento programmatico di bilancio 2023. Il documento contiene solo il quadro tendenziale e le spese indifferibili, senza la parte programmatica che spetterà al nuovo Governo. Sarà infatti il nuovo premier a inviare all'Ue un aggiornamento introducendo anche i conti programmatici, in base alle misure che si intenderà poi inserire in manovra. 

La manovra economica dovrà essere approvata dal Parlamento entro la fine dell'anno. Sarà uno dei primi banchi di prova del nuovo esecutivo. Con la prima convocazione delle Camere fissata per il 13 ottobre, difficilmente il nuovo esecutivo potrà essere operativo prima degli inizi di novembre. Tra i primi adempimenti ci sarà quindi quello di integrare il testo approvato oggi con il quadro programmatico degli interventi previsti.

Disco verde anche al disegno di legge proposto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, che prevede politiche in favore delle persone anziane, anche in attuazione delle missioni 5 e 6 del Pnrr in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti. "Si tratta - spiega Orlando - di una riforma che ho voluto inserire tra quelle qualificanti per il Pnrr con l'obiettivo di rendere adeguato il sistema di cura per la popolazione anziana. Una occasione di progresso civile per il nostro Paese ed una priorità per l'agenda politica". Il disegno di legge, in attuazione del piano di riforme previsto dal Pnrr, risponde all’esigenza concreta, da sempre evidenziata dal ministro Orlando, di promuovere politiche pubbliche che valorizzino, fra le altre cose, l’invecchiamento attivo, un facile accesso ai servizi sanitari e sociali, lo sviluppo di contesti urbani e piccoli centri che prevedano abitazioni adeguate, l’accesso alla mobilità, luoghi di socializzazione e la solidarietà tra le generazioni e il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e il contrasto alle forme improprie di istituzionalizzazione. 

Il testo individua principi e criteri direttivi generali a cui il Governo dovrà attenersi nell’esercizio della delega. Si prevede anche l’istituzione del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle politiche per la presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza, nonché il miglioramento qualitativo dei servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani che dovranno sempre più facilitare le normali relazioni di vita e le attività sociali nel rispetto della riservatezza della vita privata. 

E' stata approvata, secondo quanto annunciato dal ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, anche una norma "che salvaguarda i tassi di interesse agevolati sui mutui accesi dai giovani tra i 18 e i 35 anni per l'acquisto della prima casa". 

Draghi ai ministri: "Unità nazionale richiede pazienza"

Mario Draghi ha avuto parole di elogio per i suoi ministri, riconoscendo il difficile percorso fatto nel trovare una sintesi tra le diverse anime incarnate. "L'unità nazionale - ha detto Draghi - è per forza di cose, un'esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda. Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po' di pazienza. I cittadini si aspettavano molto da voi - e voi li avete serviti al meglio. Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare". 

"Voglio ringraziare tutti voi - ha detto Draghi - per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo. Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo. Il merito è del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione - tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali". 

E poi lo sguardo al futuro. "Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l’invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini. I governi passano, l’Italia resta".  

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