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Sabato, 27 Aprile 2024
L'intervista

Il caso Pozzolo e quel legame tra destra e lobby delle armi

Il deputato di Fratelli d'Italia è al centro della bufera per il colpo partito dalla sua mini revolver durante una festa di Capodanno, ma la vicenda è solo la punta dell'iceberg di un consolidato rapporto tra Lega, Fratelli d'Italia e associazioni che da anni pressano per cambiare la legge sulla Legittima Difesa. A Today.it interviene Giorgio Beretta (Opal)

La vicenda che ha coinvolto il parlamentare di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo, riaccende i fari sui rapporti tra la politica e la lobby delle armi, soprattutto su quella parte della destra sovranista che spinge per modificare la legge sulla Legittima Difesa inseguendo il "modello americano".

Ora Pozzolo è indagato per lesioni colpose e omessa custodia d’armi 

Giorgio Beretta, autore del libro 'Il Paese delle armi. Falsi miti, zone grigie e lobby dell'Italia armata', si occupa da anni del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di "armi leggere", nonché dei rapporti tra finanza e armamenti. Attualmente svolge la sua attività di ricerca per l'Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia e fa parte della Rete italiana pace e disarmo.

"Ci sono due versioni – spiega Beretta a Today.it –: una è quella del parlamentare che sostiene di non aver sparato, l'altra di un testimone che sostiene esattamente il contrario. In entrambi i casi si tratta di un fatto gravissimo. Parliamo appunto di un parlamentare, cioè di una persona che – al di là del partito che lo elegge – dovrebbe rappresentare i cittadini. Il fatto che si sia presentato armato a una festa di paese, dove tra l'altro c'erano dei bambini, mostrando la pistola per fare un po' il gradasso, è censurabile. E se ha dato l'arma in mano a qualcuno che non ha il porto d'armi lo è ancor di più, perché non si può fare".

Enrico Maccapanni, ex delegato della sicurezza di Fratelli d'Italia a Vercelli, ha dichiarato: "Ho venduto io la pistola a Pozzolo: aveva paura dopo l'attentato al fondatore di Vox. Tutti i parlamentari dovrebbero andare in giro armati". Le sembra una cosa normale?

"Assolutamente no. Se Pozzolo ha la licenza per detenere e portare un'arma per difesa personale, vuol dire che il prefetto ha ritenuto fondate alcune minacce da lui ricevute. Forse sarebbe il caso che l'interessato le rendesse pubbliche, al di là di qualche fumoso riferimento a rischi per le sue posizioni a favore della resistenza in Iran. Perché in questi casi non basta un commento minaccioso ricevuto su un social network, per quello c'è la Polizia Postale. Se invece c'è una reale minaccia, ovviamente cambia tutto. Dire che tutte le persone che svolgono un'attività politica dentro e fuori i partiti debbano girare armati è folle. Pensiamo a Riccardo Noury, il portavoce di Amnesty International Italia che ogni giorno si batte contro i regimi di mezzo mondo per difenderei diritti umani; cosa dovrebbe fare, girare con un mitra?".

"Dire che tutte le persone che svolgono un'attività politica dentro e fuori i partiti debbano girare armati è folle. Pensiamo a Riccardo Noury, il portavoce di Amnesty International Italia che ogni giorno si batte contro i regimi di mezzo mondo per difenderei diritti umani; cosa dovrebbe fare, girare con un mitra?". Così Giorgio Beretta a Today.it

La destra italiana non fa mistero di aspirare a una maggiore diffusione delle armi

"Non tutta la destra. Sicuramente la vuole la parte più trumpiana e sovranista, che sogna una diffusione delle armi come quella che c'è negli Usa. È Salvini che si fa fotografare alla fiera di Vicenza mentre imbraccia un fucile; sono gli esponenti di Fratelli d'Italia che vorrebbero cambiare la legge sulla Legittima Difesa e sostengono che la difesa è sempre legittima e il cittadino deve avere un'arma per difendersi, proprio come in quei film americani dove c'è quello che spara appena qualcuno varca i confini della sua proprietà. Un'inchiesta di Report ha svelato che l'Ecr, il gruppo a cui appartiene Fratelli d'Italia all'Europarlamento, riceve finanziamenti dalle lobby americane delle armi e la stessa Giorgia Meloni, nel 2019, ha partecipato a una conferenza organizzata dalla National Rifle Association of America, la più potente associazione che rappresenta i possessori di armi. Giovanbattista Fazzolari, attuale sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, nella scorsa legislatura è stato il promotore della legge che nel dicembre del 2021 ha abrogato il divieto di vendita in Italia di armi corte in calibro 9×19 mm parabellum".

L'albero di natale con le cartucce

Ha destato scalpore il manifesto di auguri del parlamentare europeo Pietro Fiocchi di Fratelli d'Italia. L'esponente del partito di Giorgia Meloni appare vicino alla scritta "Auguro a tutti un Natale con i Fiocchi" ed è seduto accanto a un cane da caccia e a un albero di Natale addobbato con delle cartucce. La famiglia Fiocchi è tra i principali produttori di munizioni in Italia. 

il manifesto di Pietro Fiocchi

"C'è poi una destra tradizionale che sostiene che le armi debbano essere utilizzate solo dalle forze di sicurezza, una destra che crede nello Stato e non alla logica del fai da te. Cito tra tutti Pietrangelo Buttafuoco, che nel suo libro 'Armatevi e morite' sostiene che la difesa fai da te è un inganno e soprattutto non è di destra".

Come sono organizzate le lobby delle armi in Italia?

"È un mondo molto variegato: ci sono i cacciatori, divisi in diverse associazioni, che fanno pressioni perché non si mettano regole troppo restrittive sulla caccia; in realtà a loro non interessa nulla della difesa personale. Ci sono gli sportivi, quelli che vanno al poligono di tiro, che coltivano il loro hobby. Ci sono i collezionisti. E poi c'è la parte minoritaria ma più influente di tutte, che si compone di tre gruppi indipendenti ma oggi saldamente uniti: i produttori e rivenditori di armi radunati nelle loro associazioni di categoria, che sono Anpam, ConArmi e AssoArmieri; le riviste e i siti specializzati nel settore delle armi; i gruppi e le associazioni a difesa degli auto-proclamati 'diritti' dei detentori di armi. L'associazione più attiva prima si chiamava 'Comitato Direttiva 477' ed era nata in opposizione a un'omonima direttiva europea. Adesso si chiama Unarmi ed è sempre stata presente e molto attiva alla fiera delle armi Hit Show di Vicenza, quella cui ha partecipato anche Matteo Salvini, che ha sottoscritto un loro documento in cui si impegna a sostenere ogni attività che 'possa influire sul diritto di detenere e utilizzare legittimamente armi'.

Come dicevo è una lobby potente, ma non numerosa: a fronte di circa tre milioni di possessori di armi in Italia conta qualche centinaio di adesioni. È un'associazione gestita in larga parte da avvocati, che si rifà alla Nra statunitense. Sono loro che si espongono, perché i produttori di armi, in genere, sono molto più cauti".

In pratica le associazioni sono i "cavalli di Troia" utilizzati dai produttori per promuovere la vendita di armi?

"Ovviamente non possiamo affermare che esista un legame di natura economica. Sappiamo che le associazioni dei produttori, qualche anno fa, hanno dichiarato il loro sostegno all'allora 'Comitato Direttiva 477' in un comunicato ufficiale. Il loro modello di riferimento è quello americano, ma anche quello della Repubblica Ceca, dove è stata approvata una legge sulla Legittima Difesa molto simile a quella che vorrebbero in Italia: ma lì ci sono molti più controlli e infatti girano meno armi che da noi. Sul sito dell'associazione comparivano anche diversi banner di soggetti commerciali, come quello di Brownells Italia, filiale italiana che fa capo al maggior rivenditore al mondo di componenti e accessori per armi da tiro: all'epoca spiegarono che non c'era nessuno scopo di lucro ma comunanza di vedute".

Il comunicato delle associazioni dei produttori a sostegno del Comitato Direttiva 477

Il caso Pozzuolo raffredderà un po' i rapporti tra la politica e questi mondi?

"Per qualche tempo immagino di sì: per tornare alla carica con proposte assurde tipo far imbracciare i fucili ai sedicenni o dare a tutti i commercianti una pistola aspetteranno che si calmino le acque. Il loro obiettivo resta però quello di modificare la legge per rendere la difesa sempre legittima e con lei la detenzione di armi. Magari aspetteranno il prossimo caso di cronaca funzionale alla loro narrazione".

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