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Domenica, 28 Aprile 2024
La difesa

Pozzolo e lo sparo di Capodanno: "Si cerca di uccidere me per salvare altri"

Lo sfogo del deputato di Fratelli d'Italia, ora sospeso dal partito di Giorgia Meloni. Sul sottosegretario Delmastro dice: "Non eravamo amici, ma fratelli. Poi è scomparso, non ci siamo più sentiti"

"Dentro Fratelli d'Italia stanno accadendo cose strane, si cerca di uccidere me per salvare altri". Sono le parole di Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d'Italia - ora sospeso dal partito di Giorgia Meloni - coinvolto nel caso dello sparo durante una festa di Capodanno nei locali della pro loco di Rosazza, in provincia di Biella. Un colpo partito accidentalmente dalla sua pistola ha ferito il 31enne Luca Campana, genero del caposcorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro (anche lui alla festa, ma in quel momento non presente, secondo le ricostruzioni emerse finora).

Anche se la sua linea sarebbe quella di parlare solo con i magistrati, perché "esclusivamente in quella sede uscirà fuori la verità", Pozzolo ha dato la sua versione dei fatti in un'intervista a Il Foglio. "È un momento complesso, ma confido che la verità emerga", ha detto. Il parlamentare ha ribadito di non essere stato lui a sparare.

Nell'intervista, Pozzolo ha parlato anche di Delmastro. "Andrea è come mio fratello Michele, almeno fino alla notte di Capodanno. Poi è scomparso, non ci siamo più sentiti. Non eravamo amici, ma fratelli. Però ora sembra che si voglia tutelare più una terza persona e buttare giù dalla torre me", ha detto, non rivelando a chi si riferisca. "Andrea davanti a me non c'era, bisogna essere onesti. Che poi lui abbia esagerato dicendo che era a Canicattì è un'altra questione, di cui fatico a comprendere l'utilità. Non capisco perché, lui non era sicuramente un protagonista effettivo", ha aggiunto il deputato.

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