"Se Berlusconi verrà condannato addio Governo Letta"

Un colpo al cerchio, uno alla botte. Le beghe giudiziari di Silvio Berlusconi da una parte, dall’altra, nel silenzio del Capo, gli affondi del Pdl ad arroventare il clima, seguiti immancabilmente da secchiate d’acqua per riportare la temperatura sotto i livelli di guardia. Uno schiaffo al Pd e alla magistratura, una carezza a Letta, con i piani, quello politico e quello strettamente giudiziario, che si sovrappongono. E non è semplice confusione, tutt’altro. E’ tattica.

Così, dopo le polemiche di martedì attorno alla Cassazione, e quelle di ieri sulla sospensione dei lavori parlamentari, è stato Renato Schifani, dai microfoni di ‘Radio anch’io’, a sferrare il colpo più duro della giornata odierna.

Se Berlusconi fosse condannato all’interdizione dai pubblici uffici, sarebbe molto difficile che un Pdl acefalo del suo leader possa proseguire l’esperienza del governo Letta. Sulla vicenda giudiziaria di Berlusconi intendiamo avere un atteggiamento soft. Non c'è nessuna rivolta contro altri poteri dello Stato ma abbiamo il diritto di informare i nostri elettori delle dinamiche politiche e processuali di fronte alle quali ci troviamo.

E dal governo? Dalle parti di Palazzo Chigi, si guarda basso e si minimizza. Il ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, ha provato a rassicurare la piazza: il governo Letta “non è a rischio. I segnali politici espliciti che riceviamo sono tutti nel senso di garantire al governo una solidità”.  Parole condivise da Dario Franceschini, del Pd, che sentito da Radio Città Futura, ha sottolineato: “Non si può impedire a un partito che ha il suo leader coinvolto in una vicenda giudiziaria di dire delle parole o assumere atteggiamenti che non condividiamo, però non c'è nessuna ripercussione né ci sarà sull'attività legislativa il Governo va avanti finché ha la fiducia del Parlamento”.

SCHIFANI 2 – Nel pomeriggio l’ex presidente del Senato, presente al vertice del Pdl di palazzo Grazioli, ha ribadito il concetto: se condanna sarà, scansare la crisi sarebbe complicato anche perché “il Pd voterebbe per la decadenza di Berlusconi”.