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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Le larghe intese fanno bene al Pdl: sale il consenso

Secondo un sondaggio Swg, il Popolo della Libertà è oggi il primo partito nelle intenzioni di voto con il 27,9%. Perdono consensi invece il Pd e il M5s

ROMA - Il consenso per il Popolo della Libertà, malgrado le grane giudiziarie del Cavaliere, cresce con l'esperienza del governo delle larghe intese.

Rispetto alle elezioni politiche del 24-25 febbraio in cui aveva raccolto il 21,6% dei consensi, il principale partito di centrodestra è infatti cresciuto di oltre 6 punti attestandosi oggi come primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani con il 27,9%.

Perde invece quasi un punto e mezzo il Pd, che dal 25,4% registrato alle politiche scende al 24%. In calo anche il Movimento 5 Stelle, che dal 25,5 scivola al 20,1%. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà (Rai Tre).

Cresce di oltre 3 punti Sel, oggi al 6,6% contro il 3,2% di sei mesi fa. Sale di un punto la Lega Nord, che si attesta al 5,1%. Scelta Civica, che con Fli alle politiche aveva raggiunto l'8,8%, scende al 4,5%.

Dal voto del 24-25 febbraio perde quasi mezzo punto Rifondazione Comunista (dal 2,3 all'1,9%); in discesa anche Fratelli d'Italia (dal 2 all'1,5%) e Udc (dall'1,8 all'1,2%).

Inoltre, sempre secondo un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg, per il 70% degli italiani Silvio Berlusconi dovrebbe lasciar proseguire l'azione di governo. Ad esserne convinta, per motivi diversi, è un'ampia fascia dell'elettorato di centrosinistra (87%) e il 68% del Movimento 5 Stelle. Favorevole a far continuare l'esecutivo è anche oltre la metà degli elettori di centrodestra (53%), contro il 39% di questo stesso elettorato che auspicherebbe invece l'apertura di una crisi di governo.

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