L'alcol fa più male della marijuana

ROMA - Negli Usa la battaglia per la legalizzazione delle droghe leggere trova una voce autorevole: quella del New York Times, che in un editoriale pubblicato domenica 27 luglio ha elencato i lati negativi bando alla vendita libera della cannabis. Il quotidiano paragona il divieto al proibizionismo.

"Ci sono voluti tredici anni prima che gli Usa capissero gli errori e ponessero fine al proibizionismo, tredici anni in cui la gente ha continuato a bere, onesti cittadini sono diventati delinquenti e le organizzazioni criminali hanno prosperato”, si legge nell’intervento.

Precisando di essere arrivato all'editoriale dopo un lungo dibattito, ispirato da un movimento in rapida crescita tra gli Stati per riformare leggi sulla marijuana, il quotidiano ha sostenuto che i costi della cannabis per la società sono "immensi". La penalizzazione, ha osservato, porta a un "risultato razzista colpendo in modo sproporzionato i giovani di colore, rovinando la loro vita e portando a una nuova generazione di criminali".

"Non ci sono risposte perfette alle preoccupazioni della gente sull'uso di marijuana, ma neanche sul consumo del tabacco o dell'alcol; crediamo che ad ogni livello - impatto sulla salute, sulla società e sulle questioni legali - la bilancia penda sul lato della legalizzazione nazionale. Questo poi consentirà ad ogni Stato di decidere se permettere l'uso della marijuana per trattamento terapeutico", si legge nell'editoriale.