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Sabato, 27 Aprile 2024
"Sono scioccato"

Emilio Fede: "Dimenticatevi di me"

L'ex direttore del Tg4 commenta il "blitz" della polizia in albergo a Napoli dopo i funerali della moglie, Diana De Feo. "Sono scioccato", dice

Molto provato, Emilio Fede ha commentato al Corriere della Sera quanto avvenuto a Napoli, quando è stato svegliato all'alba da due agenti della Questura venuti a controllare se avesse l'autorizzazione del Tribunale di Sorveglianza di Milano per scendere nel capoluogo partenopeo per i funerali della moglie, Diana De Feo. "Sono terribilmente scioccato che la magistratura mi faccia svegliare nella notte da due poliziotti, con mia moglie non ancora sepolta. Sono anche un uomo in sedia a rotelle. Sono stati un'ora, hanno controllato i documenti, era tutto a posto. Non ho parole: in che Paese siamo?", dice Fede a Candida Morvillo.

Il 23 giugno è morta Diana De Feo e il giorno dopo si sono svolti i funerali a Napoli, nel pomeriggio. Nella notte tra il 24 e il 25 giugno, il "blitz" della polizia all’hotel Santa Lucia, dove Fede alloggiava, poche ore dopo il funerale. 

Emilio Fede e Diana De Feo erano spostati dal 1964. "Se mi chiede come sto, le rispondo: malissimo, ho perso la mia ragione di vita. Da mesi vivevo appeso alle notizie che la riguardavano. Aveva subito un'operazione delicata e stava facendo la riabilitazione. Siamo stati, per un periodo, io in un ospedale, lei in un altro. Non ho potuto scontare la pena con lei perché, a Napoli, Villa Lucia è piena di scale. Ho passato le giornate a cercare di capire quando si sentiva di parlare al telefono e aspettando il mio compleanno, avendo chiesto di festeggiarlo con lei. Non ho fatto in tempo a vederla. Ora, senza Diana, mi chiedo: mi devo suicidare?", dice Fede, concludendo: "Dimenticatevi di me". 

Fonte: Corriere della Sera →
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