Sequestrato e seviziato da una coppia di amici: "Le mie 24 ore di orrore"

"Arancia meccanica" in Valtellina. E' il terribile racconto di un giovane, appena maggiorenne, al Corriere della Sera, protagonista suo malgrado di una storia che ha tutti i contorni dell'horror. Il ragazzo aveva deciso di ospitare un conoscente in casa sua, poco più che ventenne, che si è presentato con la fidanzata 15enne e un atteggiamento da padrone.

"Li conoscevo da un mese - ha raccontato la giovane vittima al Corriere - ogni tanto lui in compagnia aveva atteggiamenti aggressivi, ma mai contro di me. Da subito si sono comportati da padroni. Hanno preteso le chiavi della macchina e dell’appartamento. Io di giorno lavoro, tornavo e c’erano bottiglie in giro, urlavano tra loro, ma uscivamo, era sopportabile. Una sera guidava lui e mi ha distrutto l’auto schiantandosi contro un palo, sono arrivati i carabinieri e gli hanno tolto la patente. Iniziavo a capire che non poteva durare così".

La situazione degera. La coppia diventa sempre più prepotente e violenta. Una sera lui prende una mazza da baseball e fracassa il ginocchio del giovane ospite. I due lo drogano, lo minacciano anche con un coltello, lo tengono segregato in casa sua. "Non dovevo andare al lavoro, dovevo ritirargli 600 euro al bancomat, procurargli un nuovo telefono, spacciare, e saremmo andati a conoscere un tizio, uno che avrebbe ammazzato la mia famiglia se parlavo. Siamo usciti insieme", racconta il ragazzo. In strada, per la paura, sviene. Alcuni passanti notano la scena, danno l'allarme. E' la fine dell'incubo. La coppia intanto sparisce, sono fuori dall'Italia, ma risultano indagati. 

Il ragazzo, dopo la denuncia, è tornato a vivere con sua madre: «Non voglio mai più vedere la mia casa».