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Venerdì, 26 Aprile 2024

Bossetti "sconvolto e provato" in carcere: colloqui con il medico e con il cappellano

L'Eco di Bergamo racconta come ha trascorso la prima notte dopo la sentenza Massimo Bossetti. Credeva che la Corte avrebbe permesso di eseguire un nuovo test del Dna

L'Eco di Bergamo racconta come ha trascorso la prima notte dopo la sentenza Massimo Bossetti. Ergastolo confermato, fine pena mai per l'ex muratore di Mapello condannato per l'omicidio di Yara Gambirasio. Bossetti è rientrato in carcere all’una e mezza della notte fra lunedì e martedì, un’ora dopo che i giudici avevano pronunciato la parola ergastolo. Era sconvolto e provato, scrive il quotidiano locale, tanto per l’esito del processo quanto per l’estenuante attesa durante una camera di consiglio durata 15 ore. 

Sperava, credeva che la Corte d'assise d'appello avrebbe permesso di eseguire un nuovo test del Dna.

"E secondo voi come può sentirsi un innocente che crede nel giudizio che sta affrontando? - dice l’avvocato Salvagni, che oggi sarà nel carcere di via Gleno a far visita al suo assistito -. Ci credeva molto, ora non so se riuscirà ancora a credere nella giustizia. Il diritto di difesa è stato leso: quest’uomo non ha potuto partecipare ad alcuna indagine genetica". 

Martedì mattina Bossetti ha avuto colloqui con il medico del carcere, con alcuni agenti della polizia penitenziaria e con il cappellano don Fausto Resmini. Ha confidato pure di essere molto preoccupato per la famiglia, per i figli che ogni volta che vanno a trovarlo gli chiedono quando ritornerà a casa.

Fonte: L'Eco di Bergamo →
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