Per anni chiede l'elemosina davanti alla pasticceria, alla fine il titolare lo assume
La storia di Mousse Ndoye, 29enne del Senegal, raccontata da Il Tirreno
Per due anni è stato tutti i giorni fuori da una pasticceria di Firenze, chiedendo l'elemosina ai clienti che entravano e uscivano e vendendo calzini e accendini. La sua gentilezza e la sua disponibilità lo avevano ben presto fatto apprezzare sia dai clienti sia dagli stessi gestori della pasticceria e così, appena è stato possibile, gli è stato proposto un lavoro con un regolare contratto.
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E' la storia di Moussa Ndoye, richiedente asilo di senegalese di 29 anni soprannominato Noè, e della Bottega di Pasticceria gestita dallo chef Simone Bartolini, che al Tirreno spiega: "Non volevamo assolutamente tutta questa risonanza mediatica, e non credo di aver fatto niente di eccezionale, anzi. Moussa è un ragazzo che si è fatto apprezzare facendo tanti sacrifici. Non è pietà, per me è stata un’assunzione come tutte le altre".
"Non ci volevo credere - ha raccontato - E' stata una bellisima emozione e ho ringraziato Simone, il mio datore di lavoro".