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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Intesa tra Letta e Saccomanni: "Nessun aumento dell'Iva fino a dicembre"

L'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento sarà bloccato fino al 31 dicembre. Il congelamento dell'Iva ha un costo pesantissimo per le casse dello Stato, circa un miliardo di euro. Ma Letta per far andare avanti la sua esperienza a Palazzo Chigi non aveva alternative

La crisi di governo sembrava dietro l'angolo, il ministro Saccomanni era pronto a dimettersi.

Enrico Letta prende invece una decisione importante in un momento difficile, e secondo Repubblica l'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento sarà bloccato fino al 31 dicembre. Il congelamento dell'Iva ha un costo pesantissimo per le casse dello Stato, circa un miliardo di euro. Ma Letta per far andare avanti la sua esperienza a Palazzo Chigi non aveva altre alternative.  Domenica mattina Letta ha fornito a Saccomanni "piena copertura politica" e "ampie garanzie" sul rientro al 3% nel rapporto defcit/pil.

Dal primo giorno dell'anno prossimo è in programma in ogni caso un ridisegno generale delle aliquote, che serirà, si augurano a Palazzo Chigi, a scongiurare ancora a lungo l'aumento dell'Iva. Oggi Saccomanni e i tecnici del ministero dovranno trovare e comunicare le coperture per evitare l'aumento dell'Iva del primo ottobre. "Il famoso miliardo lo abbiamo trovato", annuncia trionfante un ministro del Pdl in serata, "ma adesso sarebbe bene che i nostri e quelli del Pd evitassero la gara per attribuirsene il merito".

Iva, che batosta: "Siamo i più tartassati d'Europa"

"I partiti possono fare tutto quello che vogliono - continua a dire Fabrizio Saccomanni - ma non mi possono chiedere di sforare il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil". Un impegno non da poco visto che per correggere lo scostamento dello 0,1 per cento (attualmente il rapporto è al 3,1%) occorre trovare un altro miliardo e 600 milioni di euro da qui a fine anno.

Iva, ma quanto mi costi?

Clima quindi più sereno nella strana maggioranza al governo del paese, ma Enrico Letta ha davanti a sé una strada tutta in salita. Se il Pdl (anzi, Forza Italia) non esclude di dare una spallata al premier, anche dal Pd si susseguono le critiche nei confronti di Saccomanni.

Scrive Repubblica:

Nel Pd infatti è diffusa la convinzione che il ministro Saccomanni si stia comportando "troppo alla Monti", regalando un vantaggio tattico a Berlusconi. "Se dopo avergli intestato lo stop dell'Imu - si sfogava ieri mattina un autorevole esponente democrat alla lettura dell'intervista del ministro dell'Economia - consentiamo al Cavaliere di addossarci l'aumento dell'Iva, gli stiamo regalando la campagna elettorale. E stavolta rischia anche di vincere".

Letta ha studiato la situazione e ha deciso quindi di giocare d'anticipo. Avrebbe in mente un Letta bis senza crisi di governo. "Anziché morire di agonia - gli ha suggerito Monti - perché non metti nero su bianco un nuovo programma di governo impegnativo per tutti?".

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