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Venerdì, 26 Aprile 2024

Le faq di Palazzo Chigi: le regole per ristoranti e negozi in zona gialla

Palazzo Chigi ha aggiornato le faq (domande frequenti) che chiariscono alcuni aspetti del decreto in vigore e quello che devono fare clienti ed esercenti

Ieri il governo ha chiarito alcuni dubbi relativi alle attività che sono ripartite con il decreto riaperture dal 26 aprile aggiornando le Faq di Palazzo Chigi che riguardano le regole per ristoranti e negozi. Il Corriere della Sera spiega oggi che le prescrizioni valgono sia per i clienti che per gli esercenti: per quanto riguarda bar e ristoranti in zona gialla (che possono effettuare solo il servizio ai tavoli all’aperto), i clienti possono entrare nei locali esclusivamente "per l’uso dei servizi igienici, per effettuare il pagamento del conto (ove non fosse possibile effettuarlo al’esterno) o per acquistare i prodotti per asporto" e comunque "per il tempo strettamente necessario" senza creare assembramenti. In fascia arancione e rossa, invece, "l’ingresso nei locali è consentito solo per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto». Non è, quindi, consentito l’utilizzo dei servizi igienici da parte dei clienti. 

Per quanto riguarda cerimonie e banchetti, le funzioni religiose che prevedono "la partecipazione di persone si possono svolgere nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo con le rispettive confessioni":

Sono possibili, quindi, celebrazioni religiose come per esempio i matrimoni. Restano però vietati feste e banchetti, così come restano chiuse le «sale da ballo, discoteche e locali assimilati». Sono consentite le tumulazioni e le sepolture «rispettando la distanza interpersonale di un metro tra le persone che vi assistono».

Infine, per quanto riguarda il commercio in zona rossa, il governo chiarisce "che trasporto, consegna e montaggio di mobili rientrano nella comprovata esigenza lavorativa" che giustifica gli spostamenti. Per lo stesso motivo, sono consentite "consegne alimentari anche fuori dal proprio comune». I negozi di alimentari e di prima necessità possono vendere solo questi beni.

I responsabili del punto vendita devono «precludere ai clienti l’accesso a scaffali o corsie in cui siano riposti beni diversi».

L'ordinanza di Speranza oggi e le regioni in zona gialla, arancione e rossa da lunedì 3 maggio

Fonte: Corriere della Sera →
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