Guarisce dal tumore, si suicida a 11 anni: "Uccisa dai bulli"

STATI UNITI - Aveva solo tre anni quando un tumore la costrinse a una dura lotta per sopravvivere. Allora la piccola Bethany Thompson non si arrese: combatte e vinse il male. Quel male, però, le lasciò sul viso un'imperfezione che solo la chirurgia plastica, una volta adulta, avrebbe potuto cancellare. Bethany, però, stavolta si è arresa. Non al male, ma ai bulli. Tante, troppe le prese in giro che ogni giorno doveva subire dai compagni di classe. Così, nel pomeriggio di mercoledì 19 ottobre, rientrata da scuola, ha preso la pistola del patrigno, che dormiva in un'altra stanza, e si è tolta la vita. 

USA SOTTO SHOCK - A distanza di giorni dal dramma, la Cnn ha dedicato un lungo servizio alla storia di questa bambina, "uccisa dai bulli". La denuncia è dei genitori della piccola Bethany, distrutti dal dolore ma intenzionati a portare avanti una battaglia nel nome della loro bambina per sensibilizzare l'opinione pubblica "su quanto possano essere devastanti, su una bambina di 11 anni, le prese in giro dei compagni di classe".  Stando a quanto emerso dalle indagini, Bethany aveva rivelato alla sua migliore amica, proprio mentre tornavano da scuola in quel maledetto mercoledì, di volersi togliere la vita. La ragazzina aveva però preso la confidenza come un semplice sfogo. Le intenzioni di Bethany erano invece serissime e, una volta arrivata a casa, ha preso una pistola e si è sparata.

LA DENUNCIA - "Mia figlia si è sentita sconfitta", ha raccontato la madre di Bethany, Wendy Feucht. "Si è uccisa perché la prendevano in giro" è invece l'accusa lanciata dal padre, Paul Thompson. Eppure le scuola era al corrente del problema: la madre era andata a parlare con il direttore solo due giorni prima: "L'unica cosa che mi ha detto il direttore è che avrebbero indagato. Spero che ora la morte di mia figlia possa servire a qualcosa".