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Venerdì, 26 Aprile 2024
Formula 1

La carica di Leclerc e Sainz: "In Messico per continuare la lotta con la McLaren"

La Ferrari si presenta a Città del Messico confortata dalle performance di Austin. L'obiettivo della Scuderia è quello di continuare a dare il massimo

Sale l’attesa per il quintultimo appuntamento della stagione di F1, il Gp Città del Messico. L'altitudine contraddistingue la tappa messicana. A 2.285 metri l'aria è più rarefatta e la densità e la concentrazione di ossigeno sono inferiori di circa un quarto rispetto al livello del mare.

Questo fattore ha effetti su diversi aspetti della monoposto, come il raffreddamento, tanto delle gomme che delle altre componenti interne, a cominciare dalla power unit. L’aria rarefatta, inoltre, costringe il compressore a un lavoro maggiore per fornire al motore l’ossigeno per la combustione aumentando lo stress di questo elemento.

 A livello aerodinamico la ridotta resistenza all’avanzamento fa sì che sui 1.310 metri del rettilineo principale le monoposto raggiungano velocità superiori ai 360 km/h e questo nonostante si giri con una configurazione aerodinamica simile a quella di Monaco. Il carico generato è infatti pari al 75% di quello che si avrebbe correndo al livello del mare.

L'Autódromo Hermanos Rodríguez presenta un lungo rettilineo nel primo settore, un tratto centrale misto e una parte finale, la, Foro Sol, che permette però al pubblico di vedere da vicino le vetture a bassa velocità. Le monoposto in questo tratto transitano in mezzo a tribune particolarmente alte di solito gremite di tifosi così rumorosi da essere chiaramente udibili anche dai piloti in abitacolo. Le curve sono 17, la lunghezza del giro è pari a 4.304 metri e ci sono tre zone DRS. Da percorrere 71 giri, per un totale di 305,354 km.

I piloti della Scuderia Ferrari si presentano all'appuntamento con il Gp di Città del Messico confortati dalla crescita prestazionale che si è vista nelle ultime gare, in particolare a Austin.

Quella di domenica viene considerata un'occasione per riuscire a cogliere un risultato importante visto che la Rossa, nel corso della stagione, ha dimostrato di prediligere le piste che richiedono alto carico aerodinamico.

Per questo Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno suonato la carica.

Leclerc: “In Messico per lottare con i nostri rivali”

“Questo è uno dei miei circuiti preferiti - ha esordito Charles - perché nonostante si corra con carico aerodinamico massimo il grip è sempre scarso e il pilota ci può mettere del suo. Detto questo, mi aspetto che le due scuderie che lottano per il titolo non saranno alla nostra portata, mentre credo che potremo essere competitivi con i nostri rivali diretti, come del resto lo siamo stati due settimane fa ad Austin. Sulla carta questa pista dovrebbe essere anche più adatta della precedente alla nostra vettura, però prima di parlare è meglio aspettare di scendere in pista”.

Sainz: “Daremo il massimo fino alla fine”

Carlos dal canto suo si è detto pronto per andare all’attacco nelle ultime cinque gare: “Non sono tornato in Europa dopo il GP degli Stati Uniti, ho trascorso qualche giorno di relax per ricaricare le batterie e prepararmi al meglio per il finale di campionato. Questa pista è sempre stata avara di soddisfazioni per me, e sappiamo quanto sia impegnativa per le monoposto a causa dell’aria rarefatta che mette particolarmente alla prova l’affidabilità delle vetture. Sono però ottimista sul livello di competitività che ci aspettiamo di avere nel confronto con i nostri rivali diretti”.

“La battaglia con McLaren per il terzo posto – ha continuato lo spagnolo – è importante soprattutto dal punto di vista simbolico. È un esercizio utile per quando lotteremo per il vertice. Stiamo progredendo bene e il fatto che ogni aggiornamento introdotto nel corso di questa stagione abbia funzionato come ci aspettavamo credo lo confermi. Daremo il massimo fino alla fine per dare ai tifosi delle soddisfazioni e se saremo in grado di confermare i progressi fatti fin qui penso che potremo riuscire a conseguire l’obiettivo del terzo posto”.

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