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Sabato, 27 Aprile 2024
La vicenda

Serafino ed Emanuela sposi: l'amore entra nella struttura per malati terminali

Le nozze celebrate questa mattina in una camera di degenza dell'Hospice di Arezzo

Serafino ed Emanuela sposi all'Hospice di Arezzo. Sono convolati a nozze questa mattina alle 11, all'interno di una stanza della struttura di Agazzi che ospita i malati terminali, soprattutto oncologici.

Serafino è affetto da una patologia in stato avanzato ed è impossibilitato a lasciare la sua stanza di degenza ma assieme ad Emanuela sono riusciti a realizzare il loro desiderio più grande, quello di sposarsi. Lo hanno fatto nei locali dell'Hospice grazie alla collaborazione tra enti: la zona distretto aretina della Asl Toscana Sud Est, il Comune di Arezzo, il Comune di Monte San Savino e il Tribunale di Arezzo. Ognuno ha fatto la propria parte affinché la cerimonia si potesse svolgere senza intoppi. Importante anche il contributo della Misericordia di Arezzo.

La celebrazione si è tenuta nella camera di ricovero di Serafino alla presenza dei due sposi, dei testimoni di nozze, del segretario generale del Comune Alfredo Pisacane ed è stata officiata dal consigliere comunale Simon Pietro Palazzo che, al termine, ha letto il sonetto 116 di Shakespeare dedicato all'amore.

Nozze all'hospice di Agazzi

"Una grande emozione oggi aver celebrato il matrimonio di un amico, Serafino, con Emanuela, con cui ho condiviso tante esperienze - racconta Simon Pietro Palazzo - l'ultima delle quali ci ha visto insieme nella delegazione del Comune di Arezzo guidata dal sindaco Ghinelli che nell'aprile 2022 portò aiuti alla popolazione ucraina, allora da pochi mesi in guerra".

E a margine della cerimonia Palazzo ha aggiunto: "Oggi è un giorno di gioia, Serafino ed Emanuela hanno lanciato un messaggio di forza e speranza: hanno voluto compiere un grande gesto d'amore portando un momento di serenità in un luogo delicato come l'Hospice di Agazzi. A nome di Serafino si ringraziano tutti coloro i quali si sono adoperati per consentire che questa unione potesse essere celebrata quanto prima, in particolare l'ufficio anagrafe del Comune di Arezzo".

Il sonetto 116 di Shakespere

Ecco il sonetto di William Shakespeare che è stato letto al termine della celebrazione a Serafino ed Emanuela.

Non sia mai ch’io ponga impedimenti

all’unione di anime fedeli; Amore non è amore

se muta quando scopre un mutamento

o tende a svanire quando l’altro s’allontana.

Oh no! Amore è un faro sempre fisso

che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;

è la stella-guida di ogni sperduta barca,

il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.

Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote

dovran cadere sotto la sua curva lama;

Amore non muta in poche ore o settimane,

ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.

Se questo è errore e mi sarà provato,

io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

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