rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
La scoperta / Palermo

A 11 anni sente dolore alla schiena, le scoprono un tumore primitivo

La ragazza è stata curata grazie a un accordo tra l'ospedale Rizzoli di Bologna e la sanità siciliana

Il dolore la schiena, la visita e la scoperta di una malattia potenzialmente mortale. La storia di Anna (nome di fantasia), undicenne siciliana, è un percorso fatto di paura che lascia progressivamente spazio al coraggio e alla tenacia. Alla ragazza viene diagnosticato un tumore primitivo, un sarcoma di Ewing. Parliamo di una neoplasia rara che colpisce le ossa e i tessuti molli. Può insorgere a qualunque età, ma i più colpiti sono i bambini e gli adolescenti. Da qui comincia un percorso di cura complesso che coinvolge le eccellenze della sanità pubblica emiliane e siciliane. 

"Il dolore mi ha subito insospettito": la diagnosi e l'intervento salvavita

"Accusava dolore al nervo sciatico, ma un tipo di dolore particolare che mi ha subito insospettito – racconta il dottor Angelo Toscano,  dirigente medico dell’Ortopedia generale del Rizzoli-Sicilia - Dopo esami di approfondimento le abbiamo infatti diagnosticato un raro e aggressivo tumore primitivo dell’osso che  conosciamo bene, il sarcoma di Ewing, in una vertebra lombare. Da lì è iniziato il percorso di cura".

Anna si è sottoposta subito a cicli di chemioterapia ai quali ha risposto bene. Gli esami post trattamento chemioterapico mostravano un netto miglioramento; dopo qualche tempo però durante una visita di controllo è emersa una recidiva.

Dopo gli opportuni trattamenti pre-intervento, a febbraio il tumore è stato asportato da un team composto da chirurghi dell'ospedale Rizzoli di Bologna e della sede di Bagheria. Un lavoro di squadra che ha saputo ridare speranza alla giovane ragazza. 

In cosa consisteva l'operazione 

In questo genere di tumori l'unica strada è asportare la vertebra colpita dal sarcoma per evitare che il tumore si ripresenti. Un intervento chirurgico molto complesso che necessita di molti accorgimenti e preparazioni. 

I dischi tra le vertebre, rimossi insieme alla vertebra malata, sono stati sostituiti dai chirurghi del Rizzoli con una protesi in carbonio modulare affinché fosse possibile eseguire poi un ciclo di radioterapia. "La protesi modulare è come una serie di mattoncini, si assembla fino ad ottenere la misura adeguata a ripristinare in questo caso la corretta lordosi, cioè riproducendo la curva ideale che assomigli il più possibile alla curva nativa della colonna vertebrale" spiega il dottor Toscano

Il primato: "È il primo intervento di questo tipo in Sicilia" 

"È la prima volta che eseguiamo al Rizzoli-Sicilia l’asportazione di un tumore primitivo dell’osso in una paziente in età pediatrica – sottolinea il dottor Gasbarrini, direttore della Chirurgia vertebrale ad indirizzo oncologico e degenerativo dell'ospedale Rizzoli di Bologna – L’intervento si è svolto alla perfezione, al Rizzoli le vertebrectomie che eseguiamo per tumori aggressivi come il sarcoma di Ewing, cordomi, condrosarcomi, osteosarcomi, tumori a cellule giganti, osteoblastomi sono tutte personalizzate. In questo caso la protesi in carbonio era la scelta più adeguata per permettere ad Anna di completare il suo percorso di cura".

L'accordo (vincente) tra l'ospedale bolognese e la sanità siciliana

Ma a vincere è soprattutto un modello di sanità basato sulla cooperazione, piuttosto che sulla concorrenza a livello regionale. L'ospedale Rizzoli di Bologna è infatti da sempre un punto di riferimento per bambini e giovani con problemi ortopedici complessi e oncologici. Grazie all'accordo siglato tra la regione Emilia Romagna e Sicilia (rinnovato nel 2021 per altri 10 anni) oggi molti pazienti, come Anna, possono essere curati direttamente a casa loro. 

"Questo significa molto anche per la vita delle famiglie soprattutto quando si tratta di patologie che necessitano lunghi periodi di cura o numerosi controlli" sottolinea il direttore dell'istituto Anselmo Campagna. 

"Ancora una volta la competenza dei nostri professionisti sanitari, insieme ai colleghi siciliani, ha permesso di intervenire in un caso molto complesso, restituendo il sorriso ad Anna, a cui mandiamo un grande abbraccio, con un augurio di una vita in cui possa realizzare tutti i suoi sogni - ha dichiarato l'assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini - La sanità pubblica è questa, una sanità in grado di collaborare tra territori". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A 11 anni sente dolore alla schiena, le scoprono un tumore primitivo

Today è in caricamento