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Sabato, 27 Aprile 2024
Le coppie e il calcio / Regno Unito

Chiama il marito decine di volte durante la partita, lui la denuncia: condannata per molestie

L'assurdo caso in Inghilterra: una donna di 59 anni, Joanna Healey, è stata portata in tribunale dal marito e una coppia di amici, "tormentati" con telefonate e messaggi durante il match tra Chelsea e Manchester United

Una moglie che odia il calcio e fa di tutto per impedire al marito di guardare le tanto amate partite ogni fine settimana, tanto da arrivare a comportamenti a dir poco oltre il limite. Una storia che arriva dalla Gran Bretagna e che ha come protagonista Joanna Healey, una casalinga inglese di 59 anni, che non si aspettava di ricevere una denuncia per molestie dal marito Steve, stanco delle sue ripetute telefonate mirate a disturbare durante i match della Premier League.

Come riportano i media britannici, tutto è iniziato lo scorso ottobre, quando il 60enne, grande appassionato di calcio, si trovava a casa di una coppia di amici, John e Debbie Ashworth, per vedere l'incontro tra Chelsea e Manchester United. Visto il poco apprezzamento per quello sport, Joanna aveva deciso di rimanere in casa, ma non con le mani in mano. La donna ha così iniziato a telefonare al marito, chiedendo quando sarebbe tornato o quando le avrebbe portato il cane, così da avere compagnia. Steve inizialmente non ha prestato molta attenzione alle numerose chiamate perse della moglie, ma era infastidito dalla sua insistenza. Joanna, non riuscendo a contattare il marito, ha così iniziato a tempestare di telefonate la coppia di amici, costringendoli a staccare il telefono per vedere la partita in santa pace. All'ennesimo tentativo, ottenuta risposta, la donna li ha ricoperti di insulti, arrivando a definirli anche "pedofili" ed etichettando la donna come "sgualdrina".

Dopo quel comportamento Steve ha deciso, insieme agli amici, di denunciare la moglie per le molestie e le offese ricevute. Le autorità hanno scoperto che la donna aveva problemi di alcolismo e che di recente era stata mandata via dalla palestra di arti marziali dove lavorava, gestita proprio da John e Debbie Ashworth, la coppia di amici del marito con cui lei aveva interrotto i rapporti. Nei giorni precedenti alla partita, Joanna aveva tempestato di chiamate e messaggi Debbie (59 nel giro di due ore), ammettendo di fronte alle forze dell'ordine di aver bevuto la sera della lite furibonda.

In tribunale la donna si è giustificata dicendo di "essere in pensiero per il suo cagnolino", una versione che non ha convinto i giudici, che hanno optato per una condanna a 12 mesi di servizi sociali e al pagamento di una multa da 80 sterline. La 59enne dovrà anche frequentare alcuni giorni di attività riabilitativa con il servizio di libertà vigilata. 

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