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Martedì, 30 Aprile 2024

Roberta Marchetti

Giornalista

Le pagelle dei duetti: promossi e bocciati

Una sbronza da musica. La quarta serata è stata una staffetta senza sosta tra i 28 Big che si sono esibiti ognuno con un ospite, portando sul palco le tanto amate cover. Lo show televisivo ha lasciato totalmente spazio a una maratona musicale di alto livello, limitando anche lo spazio di Chiara Francini, che alla fine si è trovata a fare la "cara e vecchia" valletta tra freddure, qualche gag e presentazioni con cartoncino. Peccato, perché oltre ad aver dimostrato di saper fare spettacolo (del resto è il suo mestiere, a differenza delle sue colleghe del Festival) il suo è stato il monologo più interessante nel mare di monologhi retorici degli ultimi anni, relegato all'una e mezza inoltrata. Un racconto sulla mancata maternità - fonte di critiche e crisi - in cui si è messa a nudo e tolto per qualche minuto la maschera di attrice, pur recitando davvero bene e portando sul palco la sofferenza o semplicemente la scelta delle non madri.

A vincere la serata delle cover Marco Mengoni. Al secondo posto Ultimo, terzo Lazza. Quarto posto per Giorgia, al quinto posto Mr. Rain. 

Ariete e Sangiovanni, 4: bocciati
Meglio il look della voce. Ottima scelta "Cerco un centro di gravità permanente", ma visto il risultato decisamente azzardata. Chi glielo dice che non è una battle di Amici? Un'occasione sprecata per omaggiare il grande Battiato. 

Will e Michele Zarrillo, 6 e mezzo: promossi
Una splendida serenata anni '90 sulle note di "Cinque giorni". La voce di Zarrillo e la sua generosità artistica valorizzano un talento acerbo come quello di Will, regalando un'esibizione toccante (merito anche dell'intramontabile canzone d'amore). 

Elodie e BigMama, 7: promosse
Performance per cuori forti. "American woman" mette in risalto la vocalità esplosiva di Elodie, che sul palco fa fuoco e fiamme. Canta, balla, ammicca e lancia la sfida a Pelù rubando la borsetta di Serena Bortone in prima fila. Il timbro blues di BigMama è la ciliegina sulla torta. Gran show. 

Olly e Lorella Cuccarini, 6: promossi
"La notte vola" con Lorella Cuccarini che torna nei panni mozzafiato della ballerina e si prende i meritati applausi. Arrangiamento moderno di questo pezzo anni '80, la coreografia invece resta quella originale. L'effetto amarcord con la sua icona fa strappare a Olly la sufficienza (stiracchiata). 

Ultimo e Eros Ramazzotti, 8 e mezzo: promossi 
Dai bordi di periferia al palco dell'Ariston, 'sti giovanotti de 'sta Roma bella si divertono a cantare insieme tre dei più grandi successi di Eros, da "Adesso tu" e "Un'emozione per sempre", chiudendo con "Più bella cosa". Ramazzotti dimentica le parole ma va avanti e se la ride, recuperando da grande artista lo scivolone. Più che un duetto è il super ospite che canta con un timido Ultimo, in ombra. Un repertorio da meritata standing ovation.   

Lazza e Emma, 7: promossi
Il bel canto non è cosa di Lazza, certamente più a suo agio con il rap. "La fine" è un pezzo difficile e la spalla vocale di Emma, che su questo palco non sbaglia mai, è fondamentale. Interpretazione intensa accompagnata dal violino sublime di Laura Marzadori. 

Tananai e Biagio Antonacci, 8: promossi
Duetto a sorpresa. Tananai inizia con "Vorrei cantare come Biagio", accompagnato da Don Joe al mixer, poi a cantare arriva l'Antonacci originale e insieme fanno "Sognami". Una performance che visto il calibro del protagonista era difficile da sbagliare. Bel jolly.

Shari e Salmo, 7: promossi
Fate fare sempre a Shari i medley di Zucchero. Magari sempre insieme a Salmo. Il riscatto dopo tre serate da incubo. 

Gianluca Grignani e Arisa, 6 e mezzo: promossi 
I due belli e dannati della musica italiana. Quanto talento e pancia su quel palco mentre cantano "Destinazione paradiso" e invitano tutti, scendendo in platea, a cantarla con loro (anche il direttore Coletta che si rifiuta imbarazzato). La passione di Grignani, la voce di Arisa e quel tocco di sventatezza travolgente, un mix che è già negli annali del Festival.

Leo Gassmann e Edoardo Bennato, 6: promossi 
Apprezzata parentesi di cantautorato. Edoardo Bennato con le sue hit è una certezza, tanto di cappello per Leo Gassmann che non arranca neanche davanti a un maestro della canzone. Ma che noia. 

Articolo 31 e Fedez, 8: promossi
Il miglior medley della serata. Dieci canzoni in pochi minuti, tutte di un fiato, da "L'italiano medio" a "Tranqui Funky", senza far mancare l'appello alla premier Meloni sulle note di "Maria" con quel "Giorgia legalizzala" urlato all'Ariston. Rap old school e scanzonato (di cui si sente la mancanza). Fedez fa ballare una signora in platea, Dj Jad fa la breakdance, J-Ax dirige con maestria una performance brillante. Se è la prova generale per un tour, superata a pieni voti. 

Giorgia e Elisa, 10: promosse
Lezione di canto. Virtuosismi vocali che in pochi possono permettersi e due canzoni che stasera, a differenza di quel Sanremo del 2001 - quando si piazzarono al primo e secondo posto - vincono entrambe. "Luce (Tramonti a Nord-Est" e "Di sole e d'azzurro" sono due perle rare, come le loro interpreti. Insieme sono quanto di più vicino al miracolo. 

Colapesce Dimartino e Carla Bruni, 6: promossi 
Cover insolita e originale. "Azzurro" versione pop con il tocco sexy di Carla Bruni e la passeggiata sulle poltrone di Colapesce. Una performance carina, ma nulla di particolarmente impegnativo per superare la sufficienza. 

Cugini di Campagna e Paolo Vallesi, 5: bocciati
Comitiva incomprensibile. I glitter dei Cugini di Campagna e l'abito scuro di Vallesi sono solo la punta dell'iceberg di questa accozzaglia. "La forza della vita" e "Anima mia" sono due belle canzoni, ma stasera ognuno snatura quella dell'altro. 

Marco Mengoni e il Kingdom Choir, 9: promossi 
"Let it be" in versione gospel è già qualcosa di emozionante, con la potenza vocale di Marco Mengoni e la sua intensità di interpretazione diventa celestiale. Uno splendido momento musicale. Talento puro. 

Gianmaria e Manuel Agnelli, 8: promossi
Esibizione di altissimo livello. Qualche sporcatura vocale, ma si palleggiano le strofe di "Quello che non c'è" con grande complicità. Rock duro targato X Factor.  

Mr. Rain e Fasma, 3: bocciati 
"Qualcosa di grande" che non è "Qualcosa di grande". L'arrangiamento rap storpia la hit di Cesare Cremonini, che perde praticamente ogni sembianza. L'autotune dà il colpo di grazia. Un grande "bah". 

Madame e Izi, 7: promossi
Una versione moderna di "Via del Campo", senza tradire la sua natura più profonda. Non era facile, ma Madame e Izi regalano un'interpretazione intensa che non fa rimpiangere De Andrè. 

Coma Cose e Baustelle, 6: promossi 
Per i Coma Cose è il Sanremo più "in love" di sempre. Dopo aver portato una canzone che parla della crisi superata e aver annunciato il loro matrimonio, non potevano scegliere cover migliore di "Sarà perché ti amo". Divertenti e colorati, sono i nuovi Al Bano e Romina versione indie (come avevamo già anticipato). Baustelle testimoni. Un bel quadro, ma niente di eclatante. 

Rosa Chemical e Rose Villain, 7: promossi
Pelle, borchie e lingua sugli stivali. Rosa Chemical e Rose Villain interpretano "America" con la trasgressione giusta. Azzardano con l'arrangiamento e regalano una versione più moderna che convince. 

Modà e Le Vibrazioni, 7: promossi
Momento stadio. I Modà ospitano sul palco Le Vibrazioni e li omaggiano con la loro "Vieni da me". Due frontman come Kekko e Francesco Sarcina insieme sono dei veri mattatori e l'Ariston canta. Un'esibizione impeccabile e piena di energia. 

Levante e Renzo Rubino, 8: promossi
La voce graffiante di Levante resta sola fino alla fine. Renzo Rubino non si sposta dal piano. Insieme regalano una bella versione di "Vivere", molto intensa. 

Anna Oxan e Iljard Shaba, 9: promossi 
Anna Oxa torna indietro di 45 anni e la voce è incredibilmente sempre quella. "Un'emozione da poco" la canta con la stessa intensità ed estensione, un'emozione non da poco è invece quella che ci regala. Divina. 

Sethu e Bnkr44, 6 e mezzo: promossi
Bel siparietto indie rock - e coloratissimo - con "Charlie fa il surf". Boccata d'ossigeno per Sethu, finora non pervenuto.  

Lda e Alex Britti, 8: promossi 
"Oggi sono io" torna sul palco dell'Ariston 24 anni dopo e si conferma una delle canzoni più belle della storia del Festival. La chitarra di Britti (che non solo suona magistralmente, ma canta altrettanto) si fa sentire nell'arrangiamento leggermente più blues, con una piccola parte rap di Lda che non snatura questo inconfondibile pezzo. 

Mara Sattei e Noemi, 7: promosse
Gigi D'Agostino a Sanremo in versione romantica. Mara Sattei e Noemi insieme sono una bomba. Coppia inedita che mostra un feeling perfetto. 

Paola e Chiara, 6 e mezzo: promosse
Autocitazione. Paola e Chiara cantano (e ballano) se stesse, sempre accompagnate dal corpo di ballo, in perfetto stile "Buona Domenica". Otto canzoni con cui vincono ad honorem il premio "regine dei tormentoni". 

Colla Zio e Ditonellapiaga, 5: bocciati
La voce e la sensualità di Ditonellapiaga sono l'unico valore aggiunto di questa esibizione. "Salirò" va giù da sola come la sangria e i Collazio non aggiungono niente. 

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