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Sabato, 27 Aprile 2024
LE VITTIME DIMENTICATE

Almeno 7mila persone sono morte nell'ultimo anno a causa dell'amianto

Il 28 aprile si celebra la giornata mondiale per ricordare le vittime dell'amianto. A 30 anni dalla legge che l’ha messo al bando, si continua a morire per l'esposizione a questo materiale

"Si continua a morire di malattie asbesto correlate. Almeno 7.000 persone sono morte nell'ultimo anno. Eppure, la politica tace e le istituzioni sono assenti". È la denuncia del presidente dell'Osservatorio nazionale amianto, Ezio Bonanni alla vigilia della "Giornata mondiale per le vittime del lavoro e dell'amianto" che si svolge, ogni anno, il 28 aprile. A trent'anni dalla legge che l'ha messa al bando questa fibra killer produce ancora molte vittime nell'indifferenza generale e, come denuncia Legambiente, sembra essere ancora la grande esclusa del PNRR.


Il nome amianto, o asbesto, è utilizzato per indicare sei diversi minerali della classe dei silicati. Il suo uso nella produzione industriale era molto comune in passato per le sue proprietà come la resistenza al calore. Il materiale è stato utilizzato fino agli anni ottanta per la coibentazione di edifici, tetti, navi. Se inalate le polveri di questo materiale causano il mesotelioma un cancro delle  membrane sottili che rivestono il torace e l'addome, così come i tumori del polmone, della laringe e dell'ovaio. In base alle evidenze scientifiche della sua cancerogenicità è stato progressivamente messo al bando nelle maggior parte delle nazioni occidentali. In Italia il bando risale al 1992, ma continua ancora a mietere vittime.

Nel corso del 2022 si sono registrati infatti 2000 casi di mesotelioma con un indice di mortalità del 93% e un numero di decessi che sfiorano i 1900, oltre a 4mila casi di tumori polmonari collegati alla sua esposizione. Una vera e propria emergenza, come sottolineato da Bonanni, che nessuno sembra voler prendere di petto: "Considerano tutte le malattie correlate si giunge a 7.000 decessi, con oltre nuovi 10.000 malati di malattie amianto correlate. Una vera e propria emergenza con 40 milioni di tonnellate di amianto e materiali contenenti amianto che ancora non vengono rimossi - sottolinea Bonanni che invita anche il Governo a considerare l'urgenza del tema - si istituisca con urgenza un tavolo interministeriale sulla questione amianto per affrontare, competenza per competenza, le questioni giuridiche, normative e previdenziali".

L'obiettivo, del resto, è sempre lo stesso da anni: accelerare nella direzione della messa in sicurezza e la bonifica degli edifici e dei territori contaminati. Un'urgenza che non sembra più rinviabile. 

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