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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ambiente

Caro gas, le rinnovabili non bastano: "Siamo in trappola"

Pannelli solari e pale eoliche possono entro l'anno compensare un miliardo di metri cubi su i 29 che ci ha dato l'anno scorso la Russia

"Andiamo avanti pure con pannelli solari e pale eoliche ma fanno poco: non arriviamo nella migliore dell'ipotesi quest'anno a compensare un miliardo di metri cubi su i 29 che ci ha dato l'anno scorso la Russia". Lo afferma Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, che all'Adnkronos parla del contributo delle rinnovabili alla crisi energetica. In particolare, su questo tema, sottolinea Tabarelli, "mi piace sempre ricordare quello che abbiamo fatto quando eravamo molto ma molto più poveri di adesso: eravamo in guerra, sotto sanzioni per l'invasione dell'Etiopia nel 36 e abbiamo spinto sulla produzione di rinnovabili che era il grande idroelettrico che poi dopo abbiamo completato dopo la guerra".

"Ancora adesso i laghi artificiali sono la prima fonte rinnovabile per l'Italia: ci danno il 20% della produzione elettrica. Pensare adesso di fare quelle centrali elettriche con questa ostilità ambientale è impossibile" aggiungo Tabarelli che valuta positivamente la strategia del governo per diversificare le fonti e renderci meno dipendenti dall'estero: "Non si può fare altro in questo momento".

Il governo, dunque, per fronteggiare la crisi non poteva fare diversamente anche perché "l'energia che consumiamo tutti i giorni si base su delle strutture per le quali ci vogliono una decina di anni per realizzarle. Adesso siamo in un'emergenza che si conta nell'arco delle giornate, delle ore addirittura. Siamo in una trappola e le bollette e i rincari dei prezzi lo stanno testimoniando" conclude Tabarelli.

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