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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ambiente Nuoro

Tossilo, via libera del Consiglio di Stato all'inceneritore: associazioni e comitati non ci stanno

La quarta sezione del Consiglio di Stato ha letteralmente ribaltato la sentenza pronunciata un anno fa dal Tar Sardegna dando in questo modo il via libera al contestato "nuovo" inceneritore di Tossilo, nella zona industriale di Macomer. Today.it ha intervistato Mauro Aresu, del Comitato "Non bruciamoci il futuro": ora si studiano le prossime mosse

Sentenza ribaltata. La quarta sezione del Consiglio di Stato ha letteralmente ribaltato la sentenza pronunciata un anno fa dal Tar Sardegna dando in questo modo il via libera al contestato "nuovo" inceneritore di Tossilo, nella zona industriale di Macomer. 

Tossilo, l'inceneritore che fa discutere la Sardegna

Si erano rivolte al Tribunale amministrativo regionale le associazioni "Non bruciamoci il futuro", "Zero Waste Sardegna" e l'Unione dei Comuni della Barbagia. I giudici di secondo grado in pratica hanno dato ragione al Consorzio industriale di Macomer, alla Regione e alla Tossilo Tecnoservice sottolineando, in un complesso dispositivo, "che non esiste una violazione del Piano regionale dei rifiuti che aveva stabilito una temporaneità dell'impianto di Tossilo". Lo stesso Piano, spiega il Consiglio di Stato, "non stabiliva affatto che l'impianto di Macomer alla fine del periodo transitorio (fino alla realizzazione del termovalorizzatore di Sassari ndr) sarebbe stato certamente dismesso. Tale valutazione sarebbe spettata in un momento successivo all'Autorità d'ambito".

Problemi legati alla salute

E' stato poi anche bocciato il ricorso incidentale sui problemi legati alla salute: secondo i giudici l'incidenza dei tumori nella zona di Macomer sarebbe nella norma. Le associazioni che da quasi 8 anni si battono contro l'impianto sono "sconcertate": "Il revamping non era previsto nella fase transitoria del Piano rifiuti, al contrario le delibere regionali attribuiscono a Tossilo un potenzialità non prevista nel sistema a due poli. Anche il mancato accoglimento del ricorso incidentale sui problemi della salute ci lascia sconcertati perché i trend di mortalità per tumore della Asl di Nuoro e quelli sull'incidenza del Registro tumori mostrano valori superiori nel Marghine rispetto ad altri distretti Asl". 

Comitato contro l'inceneritore di Tossilo

Il mancato accoglimento del ricorso incidentale sui problemi della salute, visti i trend dei dati di mortalità per tumore della ASL di Nuoro e quelli sull’incidenza del Registro dei tumori, ha stupito molti. Come si può spiegare una decisione simile? Lo abbiamo chiesto a Mauro Aresu,  del Comitato che si batte contro l'inceneritore.

"Una spiegazione - dice Aresu a Today.it - può riguardare l’atteggiamento pregiudiziale che il Consiglio di Stato ha avuto nei confronti del Comitato NBF, dell’associazione Zero Waste Sardegna e dell’Unione dei comune della Barbagia sin dall’inizio quando ha concesso la sospensiva degli effetti della sentenza del TAR a noi favorevole in quanto ha ritenuto superiori gli interessi prioritari dell’Amministrazione di portare avanti il progetto dell’inceneritore di Tossilo. Nella sostanza il Consiglio di Stato non ha colto (o non ha voluto cogliere) le criticità sulla salute da noi segnalate, e cioè che il nuovo inceneritore di Tossilo avrebbe comportato un raddoppio delle emissioni inquinanti in ragione del raddoppio delle quantità incenerite, perché la legge prevede il limite di emissione per m3 e non regola invece il limite di m3 per anno".

Il dibattito resta apertissimo: basti pensare che la società scientifica Isde – Medici per l’Ambiente associa alla maggiore capacità del nuovo inceneritore (60mila tonnellate di rifiuti l’anno contro le 35mila precedenti), un incremento di almeno il 10% delle emissioni di ossidi di azoto e di zolfo e del 13% di diossine e furani.

"Non hanno considerato -continua Aresu - neppure il preoccupante andamento temporale dell’incremento del tasso di mortalità generale (M+F) per tutte le cause, per patologie tumorali e cardiovascolari nel distretto di Macomer, sottaciuto nelle valutazioni del CEA dell’ASL di Nuoro, ma confermato dai dati dell’incidenza sui tumori elaborato dal Registro dei Tumori di Nuoro per il periodo 2003-2012, questi ultimi non valutati né dal Consiglio di Stato né dal TAR Sardegna. Il Consiglio di Stato ha osservato in conclusione, che in sede di valutazione Via ed Aia, la tematica è stata certamente esplorata, per cui il difetto di istruttoria e motivazione in senso assoluto è stato giudicato non sostenibile".

Quali sono le prossime tappe della vostra "lotta"? Questa sentenza cambia in qualche modo i progetti del comitato? 

"Stiamo valutando la possibilità di portare in Cassazione la decisione del Consiglio di Stato - dice Aresu a Today.it - e abbiamo già presentato ricorso al TAR Sardegna contro l’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti approvato dalla Giunta regionale alla vigilia di natale dello scorso anno e che contiene diversi profili di illegittimità e irregolarità".

Inceneritore Tossilo, che cosa dice l'amministrazione locale

L'amministrazione comunale ha sempre criticato la "campagna  mediatica" sul tema Tossilo, nella quale "la perentorietà dei toni e delle tesi propugnate da quanti intervengono nel dibattito pubblico stanno di fatto favorendo una identificazione di Macomer (e del suo territorio) come luogo insalubre", e si è attivata per tutelarsi legalmente.

Stupisce in ogni caso, comunque la si pensi sul "caso Tossilo", che su un tema così delicato per la salute pubblica gli sforzi per un'informazione il più completa e diffusa possibile siano sostanzialmente solo sulle spalle di comitati e associazioni, mentre sui siti istituzionali non ci sono contenuti informativi facilmente accessibili a tutti i cittadini.

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