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Domenica, 28 Aprile 2024
Animali

Tornano le corse dei levrieri, in costruzione una pista: animalisti sul piedi di guerra

A vent’anni dalla chiusura dell’ultimo cinodromo di Roma, la più veloce tra tutte le razze di cani tornerà a sfrecciare su una pista amatoriale. Sul piede di guerra gli animalisti, con una petizione che ha già raggiunto le 10mila firme

I levrieri torneranno a correre in pista, a vent’anni dalla chiusura dell’ultimo cinodromo di Roma. Accadrà a Maserada sul Piave, in provincia di Treviso, dove il Comune ha dato in concessione all’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (Enci) 27mila metri quadrati all’interno del Parco Parabae. Obiettivo dell’ente è quello di realizzare una pista ovale di 167 metri che possa ospitare corse amatoriali per lo svago dei cani anche a livello internazionale, con un investimento dichiarato di 160mila euro, mentre nelle intenzioni del sindaco trevigiano Lamberto Marini, c’è la volontà di generare una ricaduta positiva sul tessuto economico della zona. Sul piede di guerra invece ambientalisti e animalisti, promotori di una petizione per il ritiro della concessione che ha raggiunto in pochi giorni le 10mila firme.

“L’obiettivo è lecito ma al di là del fatto che le corse amatoriali sono legali” - scrive Stefania Traini, presidente e fondatore di Pet Levrieri onlus - storicamente le corse dei cani attirano spesso interessi illeciti, come le scommesse clandestine, al di là della volontà e della responsabilità degli organizzatori. Inoltre, la presenza di questa pista e le iniziative connesse, aperte anche ad altri paesi europei, potrà incentivare l’importazione di levrieri da paesi come l’Irlanda che, alimentando l’industria del racing ancora legale in alcuni Paesi, sfrutta ed elimina migliaia di cani”. Secondo la Pet Levrieri, nell’“isola di smeraldo” almeno 6mila animali vengono uccisi ogni anno al termine della carriera mentre in Australia un recente rapporto del governo fa salire questo numero a 17.000 cani. 

Immediata la replica del sindaco Marini, che in un lungo post su Facebook ha parlato di una campagna “indecente e diffamatoria” sostenuta da “false insinuazioni”. “L’impianto - scrive il primo cittadino di Maserada sul Piave - sarà costituito da un semplice anello di sabbia recintato con rete di poco più di un metro di altezza contornata da siepe secondo le prescrizioni della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Paesaggistici e del Genio Civile che hanno concesso i rispettivi nulla osta. L’Ente Nazionale Cinofilia Italiana gestirà ed utilizzerà in esclusiva l’area organizzando verifiche zootecniche, che per le razze levriere consistono in prove di coursing e di racing, nel quadro dell’attività tecnica che l’Ente porta avanti per la selezione ed il miglioramento delle razze canine. Il tutto in una cornice di assoluta legalità, costante controllo e totale trasparenza”.

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