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Domenica, 28 Aprile 2024
Il raggiro

Attenti alla finta multa: è la truffa dell'estate che ci insegue in vacanza

Caccia ai falsi agenti: colpiscono da nord a sud con verbali truccati che indirizzano i pagamenti su conti privati. Ma occhio al re degli autovelox che fa strage di patenti. E sull'esodo pesa il caro-benzina: come risparmiare in autostrada

Non ci si può più fidare nemmeno della multa. Potrebbe essere finta: anche se avete parcheggiato regolarmente vicino alla spiaggia, o finalmente sotto casa nella città vuota, e trovate il famigerato tagliandino nel tergicristallo, fate attenzione che non sia una truffa. Magari vi contestano l'usura delle gomme che non c'è o una presunta posizione irregolare tra le strisce. Prima di pagare, verificate la sua autenticità con la polizia locale: il numero di conto corrente indicato sul foglio potrebbe infatti essere privato. E arricchire i geni del male di quest'ultima trovata italica che, per la sua diffusione, sta diventando il tormentone dell'estate 2023.

Ma non finisce qui. Occhio a non distrarvi alla guida con i messaggi che gli amici o i parenti vi mandano sul telefono. Soprattutto attenti agli autovelox: il limite di velocità va sempre rispettato, anche dove i 30 o i 50 all'ora sembrano ingiustificati. I lettori però ci segnalano numerose trappole invisibili, perché nascoste dai cespugli a bordo strada che nessuno taglia più: la colonnina infame, come l'hanno battezzata a Viterbo senza ispirarsi ad Alessandro Manzoni, è sempre lì, pronta a sorprendere ogni vostro eccesso. Ecco, se visitate la splendida città medievale nel Lazio, potreste incappare nel re degli autovelox e contribuire al suo record nazionale di punti sottratti alla patente. Più sotto vedremo dov'è.

La benzina di nuovo alle stelle in autostrada (foto LaPresse)

E poi il caro benzina. L'Antitrust ha da poco mandato la guardia di finanza nelle sedi delle principali compagnie petrolifere per verificare la segnalazione su un presunto accordo sui prezzi: un'ipotesi di patti sottobanco, ancora da dimostrare, sulle tariffe della componente bio nei carburanti. Patto che violerebbe le norme della libera concorrenza.

Benzina già alle stelle

Comunque, per non incorrere nei soliti aumenti stagionali in autostrada – che sull'Autosole a Firenze hanno già portato la benzina a più di 2,3 euro al litro – pianificate un'uscita al primo casello. Nei paesi il rifornimento self-service costa molto meno. Potrebbero anche essere gli ultimi anni di questo rituale: l'afosa transumanza su quattro ruote da ovest a est e da nord a sud verso i mari, per poi ritornare tutti indietro nel giro di una, due o tre settimane, a seconda del budget messo da parte. L'homo mobilis, sbarcato in Italia con l'invenzione della prima Fiat 500 sessantasei anni fa, è infatti in via d'estinzione.

L'autostrada A1 vicino a Firenze (foto LaPresse)

Almeno così come lo abbiamo conosciuto: pronto a rassegnarsi a ore di viaggio e a improvvisare partitelle a calcio perfino sulle corsie roventi della Salerno-Reggio Calabria, il tempio che ogni estate accoglie l'immobile processione. Questione di qualche anno. Poi questa miscela di gas di scarico, lamiere e sudore immortalata in tanti famosi film, come il divertente "Benvenuti al Sud" di Luca Miniero con Claudio Bisio, sarà forse solo un ricordo. Sebbene, con la messa al bando dei carburanti fossili, ancora non sappiamo cosa diventeremo: scienza e tecnologia ci daranno una risposta. Speriamo che ciò avvenga prima che gli eventi estremi del clima ci travolgano.

Il conto dei truffatori

Godiamoci quindi questi ultimi esodi a passo di lumaca. Con tutto l'indotto che li circonda. Comprese truffe, furbizie e speculazioni. Le ultime multe finte sono state segnalate in Lombardia. "Attenzione se vi arriva un verbale con il numero di conto corrente 1065198903" raccontano a MonzaToday i volontari del gruppo di Controllo del vicinato. I finti agenti passano di notte. Infilano il tagliando falso sotto il tergicristallo. E la truffa può rendere centinaia di euro per ogni automobilista che ci casca.

Non pagate quella multa: è una truffa

Altri raggiri come questi sono stati denunciati a Napoli e lungo la costa tra le Marche e l'Abruzzo. Produrre un verbale di contravvenzione falso non è poi così difficile: basta ritoccare al computer la foto di un originale, sbianchettare numeri di targa, di conto e delle violazioni al codice della strada. E alla fine stampare il nuovo tagliando in bianco.

Storia della colonnina infame

Quelle dispensate dalla colonnina infame, così chiamata dagli abitanti di Viterbo, sono invece multe vere e dolorose. Lo spietato marchingegno è nascosto dietro ciuffi di erbacce e ginestre, lungo la provinciale che dalla città medioevale porta all'abbazia cistercense di San Martino al Cimino. "Chi percorre quella strada abitualmente è al corrente della sua esistenza e dunque sa di dover transitare entro il limite di velocità fissato in quel tratto a 50 chilometri orari – spiega ViterboToday – ma un turista o, più semplicemente, un automobilista mai passato da quelle parti, no". È insomma fin troppo facile essere multati.

L'autovelox sotto accusa a Viterbo (foto ViterboToday)

Le colonnine arancioni sono attive solo se nelle vicinanze c'è una pattuglia della polizia stradale o locale pronta a contestare l'infrazione: "E, da quelle parti – riferiscono gli abitanti della zona – i posti di blocco sono piuttosto frequenti". Giusto sanzionare chi supera il limite di velocità. Ma sarebbe altrettanto utile che cartelli e autovelox fossero ben visibili.

Il re degli autovelox che fa strage di patenti

Se amate le app, potrete farvi aiutare da Google Maps o Waze per scoprire dove sono le altre trappole nascoste in tutta Italia. Ma se vi metterete in viaggio verso sud o verso nord lungo l'Autosole, dovrete vedervela anche con il caro benzina. FirenzeToday, oltre agli aumenti record in autostrada, indica gli sconti migliori fuori dallo snodo dell'A1. Da martedì primo agosto i distributori, accanto ai cartelli self-service e servito, dovranno esporre il costo medio regionale al litro (quello nazionale in autostrada). Così ha voluto il governo per smascherare eventuali speculazioni. Speriamo non sia invece l'occasione che consente ai soliti furbetti di ritoccare i prezzi al contrario: cioè dal basso verso l'alto.

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