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Domenica, 28 Aprile 2024
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Insulta automobilista, assolto: "Pioveva, le parolacce non si sentivano"

Dopo la condanna del giudice di pace, l'automobilista "nervoso" ha fatto ricorso in appello dove ha avuto ragione: "Pioveva troppo, gli insulti non erano udibili"

BELLUNO - Era stato condannato dal giudice di pace a pagare 180 euro di multa, 200 di risarcimento e 800 di spese legali. Era stato ritenuto colpevole, infatti, di avere insultato un automobilista in macchina per una rotatoria effettuata male. Almeno fino a quando il giudice penale ha ribaltato la sentenza assolvendo il "guidatore nervoso" perché il "fatto non sussiste".

Tutto comincia il primo novembre 2010 ad una rotatoria di Feltre, nel bellunese. Un furgone fa una manovra errata e l'autista del furgone che segue va su tutte le furie: fra insulti e gestacci "tipici". L'autista insultato, però, segue l'altra vettura, si annota il numero di targa e va dai carabinieri a presentare denuncia. 

Il giudice di pace di Feltre gli dà ragione condannando l'avversario che, però, non si arrende e porta il caso in Appello. Ed è qui che il legale estrae l'asso dalla manica. Bollettino meteorologico in mano, l'avvocato mostra che quel giorno, e nelle ore in  "esame", su Feltre era in corso un acquazzone che difficilmente poteva fare credere che una persona avesse abbassato il finestrino per rivolgere insulti ad un altro e che questi, nonostante il rumore dell'acqua e del traffico, li avesse recepiti. 

Risultato? Condanna annullata.

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