Bambina bocciata in prima elementare, risarcita dalla scuola per "danno psicologico"
La vicenda a Lacco Ameno, Ischia. Niente insegnante di sostegno per la piccola di sei anni con disturbi nell'apprendimento. Era poi stata emarginata dalla classe
ISCHIA (NAPOLI) - La scuola dovrà pagare una penale di mille euro per aver bocciato, in prima elementare, una bambina di sei anni che soffre di disturbi nell'apprendimento. E' la decisione del Tar campano, che ha parlato di "danno psicologico" da parte di un istituto di Lacco Ameno (Ischia) nei confronti della piccola. La vicenda andava avanti da un anno, fino al pronunciamento del tribunale regionale arrivato oggi.
LA STORIA - Nonostante le difficoltà nell'apprendere, alla bambina non era mai stato assegnato un insegnante di sostegno ed era stata emarginata dalla classe, oltre che rilegata agli ultimi banchi. Ora la bimba frequenta la terza elementare e potrà usufruire di un insegnante che la possa seguire. Il Tar, prima di essersi espresso nel merito, aveva infatti sospeso il provvedimento permettendo alla bambina di proseguire il percorso scolastico.
Quando i genitori avevano chiesto spiegazioni per la bocciatura, la scuola elementare si era giustificata dicendo che la piccola era stata visitata e che non presentava disturbi né deficit. E che la decisione era stata fatta per il suo bene, date le insufficienze in pagella.
LE POLEMICHE - Il caso aveva sollevato polemiche perché "la legge 170 del 2010 all'articolo 2 prevede che alle persone con diversa abilità venga assicurato in ogni caso il diritto all'istruzione attraverso misure didattiche di supporto. L'obiettivo è quello di ridurre i disagi relazionali ed emozionali e, soprattutto, adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti, qualunque sia la loro condizione". Giustizia, è il caso di dirlo, è stata fatta. (da NapoliToday)
