Matera, crolla palazzo in centro: una vittima
Non ce l'ha fatta Antonella Favale, 32enne assistente in un centro per disabili. C'è anche un ferito grave: è stato estratto ancora vivo dalle macerie dodici ore dopo il crollo
MATERA - Un miracolo e una tragedia. Così si è chiusa la drammatica giornata di Matera dove, ieri intorno alle sette del mattino, un palazzo in pieno centro storico è crollato. Il miracolo è quello di Nicola Oreste, il 57enne ingegnere tecnico del Comune che è stato trovato vivo sotto le macerie dodici ore dopo il crollo. Nicola ce l'ha fatta, è ricoverato all'ospedale in condizioni che i medici definiscono "complesse": per lui saranno decisive le prossime ventiquattro ore.
Chi invece non ce l'ha fatta è Antonella Favale: 32 anni, un lavoro come assistente in un centro per disabili. Antonella è morta sotto le macerie della sua casa, il suo cadavere è stato trovato poco prima del corpo di Nicola Oreste. Per lei non c'è stato nulla da fare.
Oggi, però, è anche il giorno delle domande. Perché quel palazzo antico che per i tecnici era regolare si è accartocciato su se stesso? La colpa potrebbe essere di alcuni lavori che erano stati fatti di recente al pianterreno dello stabile per realizzare una pizzeria. A quei lavori il condominio si era sempre opposto e per qui lavori, fa sapere il Comune, non era mai stata data alcuna autorizzazione.
I residenti hanno riferito che da quando erano stato aperto il cantiere si erano create delle profonde crepe nei muri: i sopralluoghi però avevano escluso i pericoli.
Resta questa, comunque, una delle principali ipotesi che gli inquirenti stanno vagliando. Il pm della città lucana, Annunziata Cazzetta ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo.
Intanto, il Comune sta cercando una sistemazione per chi ha perso la casa e per coloro che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, vicine alla palazzina crollata, per precauzione.
