L'Aquila, maltrattamenti in asilo: sospese tre maestre
Urla, rimproveri, puzioni e strattonamenti erano la "norma" in un nido della città. La denuncia è partita da due educatrici tirocinanti
L'AQUILA - Tre maestre di un asilo nido sono state sospese con l'accusa di maltrattamenti nei confronti dei bambini. Come hanno accertato le intercettazioni ambientali "audio-video" eseguite durante le indagini condotte dalla squadra mobile di L'Aquila tra luglio e settembre di quest'anno, le tre maestre hanno avuto "comportamenti e condotte al limite della violenza: urla, rimproveri, punizioni, costrizioni, omissioni, strattonamenti vigorosi, ai danni di bambini di età compresa tra 0 e 3 anni".
Le tre ordinanze di sospensione sono state seguite dalla polizia ieri sera. Le tre maestre accusate di maltrattamenti in danno di minori lavorano nell'asilo nido "Cip & Ciop" in zona Pettino, una struttura privata convenzionata con il Comune di L'Aquila.
Le indagini sono partite dalla denuncia di due educatrici tirocinanti, andate volontariamente subito via dall'asilo, coordinate dal procuratore Fausto Cardella e dirette dal sostituto David Mancini, sono state compiute dalla squadra mobile tra il 21 luglio ed il 9 agosto 2014 e dal 25 agosto ed il 5 settembre di quest'anno.
Attraverso intercettazioni ambientali audio-video gli inquirenti hanno evidenziato 33 casi di comportamenti violenti: urla, rimproveri e frasi offensive nei confronti dei bambini. Le maestre, poi, lasciavano i bambini per ore ed ore sopra i seggioloni, soli, incustoditi e senza ricambio dei pannolini.
Non solo: quando facevano i capricci i piccoli erano "strattonati con vigore", messi in un angolo o con il seggiolone rivolto verso il muro o ancora lasciati da soli in una stanza. In un caso, solo in uno, le riprese video effettuate con delle telecamere hanno evidenziato pure uno scappellotto dato da una maestra a un bimbo; in due casi si è visto forzare i bambini nell'alimentazione, costringendoli ad ingoiare, loro malgrado, il cibo.
