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Sabato, 27 Aprile 2024
Città Bari

La trappola degli usurai: prestiti con interessi del 240% all'anno

Due persone sono finite in manette. Rispondono anche dell'emissione di fatture per operazioni inesistenti

Avrebbero concesso prestiti a persone in difficoltà e al titolare di un'impresa commerciale della città di Altamura, in provincia di Bari, applicando poi tassi di interesse per la restituzione delle somme che oscillavano tra il 120% e il 240% annui. Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di usura aggravata ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. In manette sono finiti L.A., 54enne, e di M.A., 36enne, entrambi altamurani.

Tra il 2020 e il 2021 gli indagati avrebbero costituto due società ad hoc (un'impresa individuale e una società a responsabilità limitata), intestate formalmente a terzi conniventi, attraverso le quali sarebbero state emesse fatture per operazioni inesistenti per un importo quantificato, nel corso dell'indagine, di circa 2 milioni e 356 mila euro. In tal modo è stata possibile l'evasione delle imposte sui redditi di persone fisiche e giuridiche, facendo transitare sui relativi conti correnti cospicue somme di denaro che successivamente venivano prelevate, anche in contanti. Proprio nel corso di una perquisizione, eseguita nell'ottobre del 2020, nell'abitazione di uno degli indagati era stata ritrovata la somma in contante di 141 mila e 800 della quale, nella circostanza, l'interessato non sarebbe stato in grado di giustificare la provenienza e che ha poi costituito un importante riscontro investigativo all'indagine. 

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