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Sabato, 27 Aprile 2024
CRONACA / Firenze

Il mostro di Firenze aggredito in carcere: violato il "codice d'onore"

Riccardo Viti, il maniaco di Firenze, è stato aggredito al suo arrivo nel carcere di Sollicciano. Alcuni detenuti gli hanno lanciato un manico di scopa, come gesto di dileggio. Viti è in isolamento per evitare possibili ritorsioni di altri carcerati

FIRENZE - Lo hanno colpito con la stessa "arma" che usava per stuprare le sue vittime. Un avvertimento, una minaccia: "In questo carcere non sei al sicuro". Perché anche i detenuti hanno un "codice d'onore" e in quel "codice" non c'è spazio per le violenze sessuali. Riccardo Viti, il maniaco di Firenze arrestato per l'omicidio di Andrea Cristina, è stato aggredito al suo arrivo nel penitenziario di Sollicciano. 

Mentre il 55enne idraulico passava nel corridoio del carcere, da una cella è stato lanciato un manico di scopa - gesto di dileggio - indirizzato proprio verso Viti. L'oggetto, lo stesso usato dal maniaco per i suoi "giochi erotici", è passato attraverso le sbarre, tra gli agenti e ha colpito l'uomo, che comunque non è rimasto ferito. 

Da venerdì, giorno in cui è stato portato in carcere, il "nuovo mostro di Firenze" non sarebbe ancora uscito dalla sua cella né per mangiare né per raggiungere le docce proprio per paura di una possibile vendetta di altri detenuti. L'idraulico sta zitto e non parla con nessuno, e si è rinchiuso in un rigoroso silenzio. Detenuto in una sezione particolare del penitenziario, in isolamento, Viti è controllato con una frequenza maggiore rispetto agli altri carcere perché si teme che possa mettere in atto qualche gesto estremo. (da FirenzeToday)

Firenze, torna l'incubo mostro

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