Bollette troppo alte e l'unico market del paese chiude: residenti costretti a fare la spesa con la navetta
Saracinesca abbassata per sempre dopo 36 anni di attività. Si spegne l'economia di un'intera area
Le bollette sono troppo alte e lo storico supermercato del paese è costretto a chiudere. Abbassando la saracinesca per sempre dopo 36 anni di attività, un'intera comunità resta senza market. Siamo a Villafranca (Forlì Cesena). A non aprire più è il Conad City. Domani, sabato 5 novembre, l'ultimo giorno. La speranza per i residenti è nel servizio navetta allestito ad hoc per accompagnarli a fare la spesa fuori dalla loro frazione.
Come racconta ForlìToday, Fabrizio Golfera, storico gestore del negozio, ha preso la decisione di chiudere per i costi insostenibili delle bollette. In aiuto dei cittadini i Commercianti Indipendenti Associati (Cia), che stanno organizzando un servizio gratuito di navetta bus per accompagnarli a fare la spesa altrove. A investire in questo servizio sarà il socio Conad della Cava, Marco Leroy, che aveva già sperimentato questo tipo di attività nel 2019 per gli abitanti del quartiere Schiavonia di Forlì, durante il periodo in cui quella zona era rimasta sprovvista di un supermercato di riferimento.
Un servizio simile è in partenza anche a Cesena, dove l’area di San Giorgio è rimasta di recente senza un punto vendita di generi alimentari. In quel caso il servizio è stato organizzato dal gestore del Conad City di Ronta. "In questo modo gli associati Cia-Conad intendono andare incontro soprattutto agli anziani e a tutti coloro che non sono dotati di automobile - si legge in una nota -. Purtroppo alcuni quartieri periferici dispongono di un bacino commerciale di riferimento limitato e in caso di disagi, anche per l’aumento della densità commerciale nelle aree urbane in seguito al ciclo di aperture degli ultimi anni, ne risentono maggiormente. La cooperativa, alla luce delle enormi difficoltà causate in particolare dall’aumento dei costi energetici, sta mettendo in campo un robusto piano di sostegno ai soci per contrastare tale fenomeno e per contenere l’impatto negativo delle dinamiche inflattive sui consumatori".
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