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Martedì, 30 Aprile 2024

Andrea, il gay italiano perseguitato in Ungheria: "Diecimila dollari a chi lo ammazza"

Il calvario di Andrea Giuliano, 33 ligure, inizia nell'estate 2014. La sua colpa? Essere gay in un Paese come l’Ungheria dove il partito di estrema destra è votato da un elettore su tre

Si chiama Andrea Giuliano, ha 33 anni e una taglia da diecimila dollari sulla testa. La sua colpa? Essere gay in un Paese come l’Ungheria dove il partito di estrema destra è votato ormai da un elettore su tre.

La via crucis di Andrea è iniziata nell’estate del 2014. Alla parata per l’orgoglio omosessuale di Budapest, è su un carro e tiene in mano una parodia di un club ultranazionalista di motociclisti. "Al posto della moto stilizzata che la orna", racconta La Stampa, "c’è un fallo". Per Andrea è l’inizio di una vera e propria persecuzione. 

Sul sito nel club neonazi compaiono quasi subito la sua foto, il suo indirizzo di casa e quello del suo datore di lavoro. Cominciano a ricoprirlo di insulti e a mandare migliaia di mail al suo capo, chiedendo che licenzi l’italiano, reo di "infangare il Paese e la religione cristiana".

Da allora Andrea ha cambiato casa dieci volte ed è scampato a vari agguati. 

E le minacce, nel tempo, peggiorano. Ad un certo punto sul sito di Jeszenszky appare una taglia: 10mila dollari per chi lo ammazza. Una condanna a morte.  

Fonte: La Stampa →
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