rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Germania

"Sei gay e ti do fuoco": il padre tortura e rapisce il figlio

Nasser El-Ahman è stato torturato e rapito dal padre e dagli zii quando aveva solo 15 anni. Loro sono stati condannati a pagare una multa di 1.350 euro. Ora Nasser chiede giustizia: "Troppo poco"

Era stato rapito, deportato in Libano, paese d'origine della sua famiglia. Poi lo hanno picchiato con dei tubi, cosparso di benzina e minacciato con una sigaretta. La vittima all'epoca aveva 15 anni, il carnefice era suo padre, che non voleva accettare il fatto che il figlio fosse gay. L'uomo non ha agito da solo: con lui c'erano anche i suoi fratelli, zii del ragazzo. I suoi aguzzini sono stati condannati da un tribunale di Berlino, a pagare una multa di 1,350 euro. Per questo Nasser El-Ahman, oggi 18enne, ha deciso che la sua battaglia non finita. Ha ascoltato la sentenza in silenzio, nell'aula del tribunale con al polso un bracciale con scritto "Stop omofobia". 

Lui e la sua famiglia vivevano in Germania e la sua storia ha scioccato l'intero Paese. Il padre e gli zii avevano sospettato in passato che il ragazzo potesse essere omosessuale e per questo lo hanno torturato senza pietà, con cavi elettrici, frustandolo, gettandogli addosso acqua bollente. Violenze che Nasser ha raccontato ai giudici e ai giornali, ma prima di tutto ai servizi sociali. La sua denuncia fece scattare l'ira della famiglia: per questo padre e zii lo portarono in Libano. 

Adesso però la sua battaglia continua: Nasser non è soddisfatto della pena che padre e zii dovranno pagare per quell'incubo che gli hanno fatto passare. "Perlomeno sono riuscito a portare la mia storia in tribunale. Non voglio reprimere la mia sessualità" ha dichiarato al Bild. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sei gay e ti do fuoco": il padre tortura e rapisce il figlio

Today è in caricamento