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Martedì, 30 Aprile 2024
La storia / Agrigento

La bambina arrivata da sola a Lampedusa su un barcone di profughi: genitori arrestati

I due si trovano in un carcere in Tunisia e sarebbero stati trattenuti con l'accusa di abbandono di minore dopo aver denunciato la scomparsa della figlia

Sono stati arrestati e ora si trovano in un carcere nel territorio di Monastir, in Tunisia, i genitori della bambina di 4 anni che, domenica scorsa, è sbarcata senza la famiglia a Lampedusa dopo un viaggio di 30 ore su un barcone carico di altri profughi. La notizia dell'arresto è confermata dal parlamentare tunisino Majdi Karbai che è in contatto con la zia della piccola. Secondo quanto appreso dal deputato, la coppia sarebbe stata trattenuta con l'accusa di abbandono di minore dopo essere andata a denunciare la scomparsa della figlia.

Marito e moglie avrebbero cercato invano di imbarcarsi da Sayda per raggiungere l'Italia. La piccola durante la traversata sarebbe stata accudita da alcune donne che si trovavano sul barcone e ora si trova in un centro per minori in Sicilia. Karbai è in contatto con la zia della bambina. La donna avrebbe fatto visita al fratello in carcere.

Il parlamentare tunisino ha dato la sua versione dei fatti. "Il barcone li attendeva in mare", ha riferito Karbai. "Per raggiungerlo dovevano attraversare un tratto di acqua. L'uomo portava in braccio la piccola, mentre la moglie era dietro con la figlia di 7 anni. Quando si è accorto che la donna aveva difficoltà e stava per annegare, il padre della bimba è arrivato al barcone e ha lasciato la figlia a bordo per tornare indietro a prendere la moglie. Ma nel frattempo l'imbarcazione è partita".

La procura dei minori di Palermo, intanto, ha presentato un ricorso urgente al tribunale dei minori per la nomina di un tutore e l'assegnazione a una comunità familiare per la bimba di 4 anni. Martedì è stata trasferita in una struttura protetta per minori soli della Sicilia e adesso la procura per i minori procede, con urgenza, per la nomina di un tutore.

Impaurita, sola, la piccola ha trascorso le prime ore a Lampedusa in un silenzio interrotto solo dalla richiesta di vedere i genitori. Gli operatori di "Save the children", attraverso il gioco e facendola incontrare con i profughi che se ne erano presi cura durante il viaggio, sono riusciti a rasserenarla. La notte trascorsa nel centro a cui è stata affidata temporaneamente è stata serena.

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