La bimba ustionata con lo spray deodorante, condannata la mamma

Quattro anni di reclusione. Questa la pena inflitta alla mamma di 28 anni arrestata il 3 febbraio dello scorso anno con l'accusa di avere maltrattato la figlia di 17 mesi ustionandola col lo spray. La sentenza è stata emessa oggi 10 gennaio dal gup di Milano Luca Milani, che ha dichiarato anche decaduta la potestà genitoriale della donna sulla piccola. La mamma era alla sbarra per maltrattamenti aggravati e lesioni.

La donna, stando alle indagini della polizia di Milano e del pm Pasquale Addesso, spruzzava spray deodorante sulla pelle della piccola provocandole lesioni e ustioni. A fare scattare le indagini sono stati i medici degli ospedali in cui la biba era stata ricoverata. La piccola infatti era stata visitata più volte tra Varese, Pavia e il Policlinico di Milano. Raccolti i dubbi dei medici, gli investigatori hanno piazzato delle microcamere che hanno registrato i momenti in cui la donna causava le ferite alla bimba. Da qui l'arresto: prima in carcere e poi ai domiciliari con braccialetto elettronico.

Sul telefono della donna erano state trovate 80 immagini "rappresentanti - si legge negli atti - le lesioni sulla cute della minore". Per l'accusa la donna era capace di restare insensibile anche davanti "alle reiterate e sempre più forti urla di dolore della figlia". La difesa aveva prodotto, poi, al giudice una consulenza difensiva sugli aspetti psichiatrici dell'imputata. Una perizia psichiatrica ha però accertato che la madre "si trovava in una condizione di significativo disagio emotivo", con una "sindrome di Munchausen", ma le "condizioni cliniche globalmente rilevate" non erano "gravi" e non hanno determinato una "infermità mentale". È stata riconosciuta quindi capace di intendere e volere. 

La bambina adesso sta per essere adottata e il giudice ha riconosciuto una provvisionale di risarcimento di 30mila euro.