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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso / Bari

Torture in carcere, arrestati poliziotti: "Hanno pestato un detenuto e coperto le prove"

Quindici gli indagati, tre di loro sono ai domiciliari. Secondo l'accusa hanno bloccato a terra un 41enne e poi lo hanno colpito con una raffica di calci e pugni

Un detenuto del carcere di Bari torturato da agenti della polizia penitenziaria. A formulare la pesantissima accusa è la procura. Oggi, 9 novembre, tre agenti sono stati arrestati e posti ai domiciliari per "tortura in concorso". Gli indagati sono in tutto 15. In sei sono stati sospesi temporaneamente.

L’indagine è stata avviata dopo una segnalazione della direzione e del comando della polizia penitenziaria di Bari. I fatti risalgono al 27 aprile scorso per quattro minuti un 41enne detenuto sarebbe stato picchiato da alcuni agenti, con la complicità dei colleghi.

In particolare la violenza sarebbe scattata in concomitanza con la richiesta di intervento nella cella del carcerato. Il personale, nel trasferirlo nella medicheria della struttura,  avrebbero sferrato calci e schiaffi. Altri lo avrebbero "bloccato". Altri ancora sono accusati di avere assistito al pestaggio senza bloccare i colleghi. "Inoltre - spiegano i carabinieri - non veniva segnalata alcuna lesione sulla persona del detenuto, ricoverato presso l’infermeria della struttura di detenzione immediatamente dopo i plurimi atti di violenza subiti".

Da qui l'inchiesta e gli arresti. "Nel corso dell’intera indagine - precisano i militari dell'Arma - è stata costante la collaborazione offerta da parte della direzione dell'istituto di pena e del comando della polizia penitenziaria".

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