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Sabato, 27 Aprile 2024
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Neanche Django salva il cinema della crisi: è buio in sala

Il 2013 si apre con una flessione spaventosa: -23% di pubblico nelle sale italiane nel mese di gennaio. Crolla il cinema italiano (dal 48% al 34%). Cresce la quota dei film americani: dal 32% al 58%

Doveva essere l'anno del rilancio del cinema in Italia. Invece il 2013 si è aperto con il peggiore dei risultati: nel mese di gennaio, infatti, si sono venduti 10milioni e 56mila biglietti. Il che significa una diminuzione del -23% rispetto al gennaio 2012. E' questo il peggior risultato negli ultimi 5 anni.

A spaventare è soprattutto il calo dei film italiani che passano da una quota di mercato del 48% in termini di biglietti venduti al 34% mentre cresce la quota dei film 'made in Usa': dal 32% al 58%.  

Boom della Nuova Zelanda, quasi inesistente nel 2011, che grazie a Lo Hobbit conquista una quota del 4%, mentre la Gran Bretagna - lo scorso anno "Sherlock Holmes" e "La Talpa" - passa dal 14% all'1,82%.

Nella classifica dei migliori incassi di gennaio, al primo posto "Django unchained" con 8.299.016 euro, seguito da "La migliore offerta" con 7.833.628 euro e "Mai stati uniti" con 5.355.883 euro.

Al quarto posto "Quello che so dell'amore" con 4.358.525 euro, al quinto "Vita di Pi" con 3.795.866 euro e al sesto "Cloud Atlas" con 3.535.739 euro. In settima posizione "Jack Reacher - La prova decisiva" con 3.215.140, seguito da "Lincoln" con 2.743.229 euro e "Ghost Movie (A Haunted House)" con 2.711.174 euro.

Al decimo posto "Lo Hobbit - un viaggio inaspettato" con 2.692.624 euro. L'incasso complessivo dei primi 10 film e' in diminuzione del -33% rispetto ai primi 10 del gennaio 2012, un andamento nettamente peggiore rispetto al dato nazionale (-24%).

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