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Martedì, 30 Aprile 2024
"Aveva bisogno di riposare" / Brescia

"Sono stanco, prendo le ferie". Uccide la fidanzata e si suicida: tutto premeditato?

Sotto shock i titolari e i colleghi della ditta dove Cristian Catalano lavorava da un anno

"Sono stanco, ho bisogno di riposare": è quanto ha detto Cristian Catalano alla titolare della ditta di Padenghe sul Garda, dove lavorava da un anno, chiedendo e ottenendo 10 giorni di ferie. Il suo mancato rientro, dopo le festività pasquali, non ha quindi allarmato nessuno dei colleghi dell'uomo trovato morto insieme alla sua fidanzata (una donna cinese di 45 anni), nell'appartamento di Lonato (Brescia) dove abitava in affitto da pochi mesi. Nessun comportamento sospetto e nulla che facesse presagire l'immane tragedia, fanno sapere dalla ditta.

Il dramma si è consumato il giorno di Pasquetta in una corte di Madonna della Scoperta: stando alle prime ipotesi investigative, il 49enne - sposato e padre di una figlia - avrebbe ucciso la donna che frequentava da poco tempo per poi togliersi la vita. Entrambi sono stati trovati con le vene dei polsi tagliate, in un bagno di sangue. Nell'abitazione, i carabinieri di Lonato e Desenzano, e in seguito gli specialisti della Sis (la sezione investigazioni scientifiche), avrebbero trovato di tutto: coltelli, corde, attrezzi.

I carabinieri sul posto, a Lonato del Garda. Foto Valentina Renna LaPresse-2

"Aveva bisogno di riposare"

"Siamo scioccati: abbiamo appreso della vicenda dai giornali - spiega la titolare dell'azienda -. Cristian era una brava persona, un gran lavoratore: affidabile, puntuale, sempre disponibile, tanto che lo abbiamo assunto a tempo indeterminato. Prima di Pasqua mi aveva chiesto una decina di giorni di ferie, perché non si sentiva in forma e aveva bisogno di riposare: avrebbe dovuto rientrare la settimana prossima. Credo fosse la prima volta che si prendeva una pausa, durante l'estate aveva lavorato senza sosta. Ma non ha mai manifestato malesseri e non è mai apparso turbato: era tranquillo e pacato e non ha mai creato problemi".

Un particolare non di poco conto, la richiesta di ferie fatta proprio pochi giorni prima della tragedia, che potrebbe aggiungere un tassello alle indagini e lasciar presuppone che Catalano - rientrato nel Bresciano dopo un decennio in Brasile, dove risiedono moglie e figlia - potesse aver premeditato l'omicidio-suicidio. 

La nuova storia d'amore

Anche ai colleghi avrebbe raccontato dell'infatuazione, piuttosto recente, per la giovane donna di origini cinesi, anch'ella arrivata in Italia da circa un anno e di casa a Rivoltella. Una relazione terminata nel più drammatico e brutale dei modi, con la mattanza della notte di Pasquetta. Cosa sia successo nell’appartamento a fianco del santuario della Madonna della Scoperta, e perché Catalano abbia deciso di ammazzare la fidanzata e poi uccidersi, resta un mistero sul quale solo le indagini potranno forse far luce.

L'Alfa Romeo 146 amaranto usata da Cristian Catalano, parcheggiata fuori dall'appartamento. LaPresse-2

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