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Domenica, 28 Aprile 2024
Le indagini / Roma

Per l'omicidio di Daniele Di Giacomo si segue la pista passionale. Svolta attesa ad ore

Il 38enne freddato con quattro colpi di pistola a Roma. La sua compagna, ferita anche lei, per prima ha provato a salvarlo. In tanti hanno indicato il responsabile in un uomo con la barba, fuggito dal luogo del delitto

Quattro colpi sentiti in maniera nitida in tutto il quartiere. Le urla disperate di una giovane, piegata sul corpo esanime del suo compagno. Via Ferdinando Quaglia, affacciata alla finestra, alle 17 di ieri, giovedì 14 settembre, si è ritrovata immersa in una scena in stile Suburra. Non siamo però in una serie tv, ma a Tor Bella Monaca, periferia est di Roma, e da queste parti - purtroppo - "il far west è diventato quotidiano" fanno spallucce i residenti. In pochi minuti il quartiere si riempie di poliziotti e carabinieri: circondano la scena del delitto, la isolano con le auto, con il nastro. Il tutto mentre, per quasi un'ora, gli operatori del 118 provano a rianimare Daniele Di Giacomo, 38 anni. Pochi minuti prima delle18 la resa: l'uomo è morto e l'agguato, apparentemente in stile mafioso, è diventato un omicidio. La compagna di Daniele, anche lei ferita, ma "solo" ad una gamba, viene portata al Policlinico Tor Vergata. Non è grave: se la caverà. 

In via Quaglia, fuori da un bar tabacchi, lì dove la 26enne urlava disperata, è la madre della vittima a gridare la propria rabbia. Prima contro il quartiere "me lo avete ammazzato voi", riferendosi ai tanti affacciati alle finestre e all'omertà; poi contro le forze dell'ordine che la bloccavano fuori dal perimetro: "Perché non avete arrestato chi è stato? Perché, perché...?". Proprio in quei minuti era però in realtà già scattata la caccia all'uomo. Sì, perché di mafioso l'omicidio ha solo l'agguato: chi ha agito l'ha fatto a volto scoperto e senza curarsi dei possibili tanti testimoni. Insomma un delitto lontano da quelli in stile Gomorra o Suburra.  

Di Giacomo stava risalendo sul suo suv, quando è stato avvicinato e freddato con quattro colpi. Due hanno raggiunto lo sportello dell'auto, come refertato dalla scientifica. Quindi il ferimento della sua compagna, 26 anni. "Aveva la barba ed è fuggito", hanno poi raccontato a stretto giro diversi testimoni. L'identikit c'è, il movente a quanto pare anche. Si tratterebbe di questioni personali, di gelosia di chi ha sparato nei confronti Di Giacomo. Conti passionali, regolati a colpi di pistola.

Daniele Di Giacomo infatti non aveva legami con i clan di Tor Bella Monaca. Era noto alle forze dell'ordine, ma mai per reati legati alla droga. Viveva a Borghesiana dove gestiva un'attività di autonoleggio piuttosto conosciuta in zona. Aveva tre figli e in tanti - giurano - rigava dritto, senza delinquere

In diversi sin da subito hanno indicato il nome e la residenza di chi ha sparato e la polizia già nella serata di ieri ha concentrato le proprie attenzioni su un uomo. Al momento non risultano persone fermate, ma ad ore potrebbe esserci la svolta. 

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