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Domenica, 28 Aprile 2024
Vittima dei nazisti / Teramo

Dario Cosmi, il soldato morto "per malattia": solo ora viene fuori la verità, fu usato come cavia

In occasione del centenario della nascita del soldato italiano, la famiglia ha scoperto l'atroce verità che si nascondeva dietro la sua morte, avvenuta in un campo di concentramento tedesco nel marzo del 1945

Oggi, venerdì 17 novembre, Dario Cosmi avrebbe compiuto 100 anni. Ma la vita del soldato italiano si è interrotta quando ne aveva soltanto 23, il 18 marzo del 1945, in un lager nazista. Nei documenti ufficiali consegnati alla famiglia, che a Teramo attendeva di conoscere il suo destino, la causa del decesso veniva attribuita a una non meglio specificata "malattia". Ma la morte di Cosmi, catturato dall'esercito tedesco l'8 settembre del '43 e deportato in Germania, nascondeva un'atroce verità. Proprio qualche giorno prima del centenario, il nipote e omonimo del soldato ha scoperto la vera causa della sua morte: lo zio era stato usato come cavia in un laboratorio dell'orrore gestito dai nazisti. Cosmi è deceduto all'interno del centro di sterminio di Hadamar, un castello rinascimentale trasformato in una clinica in cui i nazisti portavano avanti il Programma Eutanasia.

L'orrore è stato svelato dalla storica Silvia Pascale, che da oltre un decennio si occupa delle storie Internati Militari Italiani (IMI), i soldati catturati durante la guerra: oltre a Cosmi, molti altri prigionieri di guerra, così come i malati e i disabili, sono morti a causa dei folli esperimenti degli scienziati nazisti. Una scoperta tragica per la famiglia Cosmi e anche una grande beffa: otto giorni dopo la morte del soldato italiano il campo di concentramento in cui era rinchiuso venne liberato dai soldati americani.

"Cosmi non fu l'unico IMI sottoposto a queste sperimentazioni naziste - ha spiegato Silvia Pascale a Tgcom - il nostro compito ora è informare altre famiglie di caduti su quanto realmente successo ai loro cari quasi 80 anni fa, per ristabilire una verità storica e restituire dignità alle vittime. Per la prima volta c'è la certezza che gli Internati Militari Italiani furono sottoposti dai nazisti al Programma segreto di Eutanasia in questi centri decentralizzati (successivi all'Aktion T4), nell'ambito dell'eugenetica e dell''igiene razziale". Oggi Hadamar è ancora un ospedale, con un memoriale e una mostra permanente sulle atrocità lì compiute in passato. Si stima che oltre 15mila persone siano morte tra quelle mura nel periodo tra il 1941 e il 1945, decedute dopo atroci sofferenze e torture disumane. Un'atroce verità venuta a galla dopo decenni.

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