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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il fatto / Monza e della Brianza

Picchiata, imbavagliata e legata a una sedia: donna sequestrata in casa

A salvare la 43enne, presa in ostaggio per un presunto debito, sono stati i poliziotti

Era legata a una sedia, con mani e piedi immobilizzati. E chiedeva aiuto da un balcone al quinto piano di un palazzo. È finito così, grazie a una segnalazione, nel primo pomeriggio di venerdì, l'incubo durato 24 ore di una donna a Monza. Ad accorgersi della presenza della signora - 43 anni, originaria dello Sri Lanka - è stato un cittadino che ha segnalato quanto aveva visto alla polizia, con una chiamata alla sala operativa della questura.

E pochi istanti dopo, sotto quel balcone di un palazzo in un quartiere di Monza, sono arrivati i poliziotti della squadra mobile e i vigili del fuoco. Sono stati i pompieri a raggiungere con una autoscala la 43enne sul balcone e a riportarla a terra. E in quel momento è iniziato il racconto delle terribili ore trascorse in balia dei suoi aguzzini.

La signora ha raccontato di essere stata picchiata, legata a una sedia e imbavagliata nel pomeriggio di giovedì da tre suoi connazionali. L'avrebbero attirata in quella casa e poi l'avrebbero colpita e imbavagliata tanto che a terra, sul pavimento dell'abitazione, sono stati trovati diversi pezzi di nastro adesivo simile a quello presente sulle gambe e sulle mani della donna che è stata poi accompagnata in ospedale e dimessa con una prognosi di dieci giorni. In quella casa c'era anche una sedia con una corda per tapparella che la teneva ancorata a un calorifero lì vicino.

Sequestrata e picchiata per un giorno per un debito

Ad attirarla in quella casa sarebbero stati due conoscenti - un uomo e una donna anche loro originari dello Sri Lanka - che l'avrebbero sequestrata e colpita per chiedere la restituzione di una somma di denaro prestata alla vittima il mese scorso che, secondo gli accordi, la donna avrebbe dovuto restituire a breve.

Nel giro di poco tempo, i poliziotti della squadra mobile sono riusciti a rintracciare le due persone coinvolte nel sequestro di persona: si tratta di un uomo di 44 e di una donna di 25 anni. Per i due è scattato l'arresto mentre per una terza donna, una 26enne presente in casa al momento dei fatti, è arrivata l'espulsione perché in seguito ad alcuni accertamenti in banca dati effettuati dal personale dell’Ufficio Immigrazione è emerso un rigetto di ricorso per asilo politico. Per la donna è stata disposta la misura alternativa dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con conseguente ritiro del passaporto, per il tempo strettamente necessario per l’organizzazione del rimpatrio ed il conseguente allontanamento definitivo dal territorio Italiano.

Intanto proseguono le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza, per ricostruire il sequestro e far luce sull'episodio.

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