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Sabato, 27 Aprile 2024
Dopo 84 giorni

Eitan ritorna in Italia: il viaggio dall'Israele con la zia Aya

Il bambino, unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone, ha lasciato l'Israele per fare ritorno in Italia. "Tornerà ora alla routine della sua vita, a tutti gli ambienti medici, terapeutici ed educativi, ai suoi amici del quartiere e alla scuola, alla comunità in cui è cresciuto, e al suo adorato gatto Oliver", dice la famiglia

Alle 18 italiane il piccolo Eitan Biran ha lasciato l'Israele insieme alla zia Aya per tornare in Italia, a Pavia. Il bambino, unico superstite della tragedia della funivia del Mottarone, era finito al centro di una battaglia legale tra la famiglia paterna e quella materna.

Lo scorso 11 settembre il nonno materno Shmuel Peleg lo aveva portato in Israele contro il volere dei parenti del genero, dopo che un tribunale italiano aveva concesso l'affido temporaneo del piccolo alla famiglia paterna che già viveva in Italia. Nelle scorse settimane la Corte Suprema israeliana ha stabilito che Eitan doveva fare ritorno in Italia, dove già viveva con i genitori il fratellino. Aya Biran Nirko, zia paterna del bambino, è la sua tutrice legale. 

Eitan Biran torna in Italia 

La partenza di Eitan dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv è stata confermata da una nota della famiglia Biran: "Eitan torna a casa della zia, che è accanto alla casa dove è cresciuto da quando aveva un mese - la casa dei suoi genitori defunti - che è anche vicina alla casa dei nonni da parte del padre che li aspettano il suo ritorno". La nota informa che "le procedure per la restituzione dei passaporti e per garantire un passaggio agevole, veloce e sicuro all'aeroporto e al controllo di frontiera in Israele sono state supervisionate a distanza dagli avvocati della famiglia Biran, Shmuel Moran e Avi Chimi".

Il bimbo è partito accompagnato oltre che dalla zia, anche dal marito di lei Or e dalle loro due figlie. "Dopo 84 giorni da quando è stato allontanato illegalmente dalla sua casa, Eitan – conclude la nota – tornerà ora alla routine della sua vita, a tutti gli ambienti medici, terapeutici ed educativi, ai suoi amici del quartiere e alla scuola, alla comunità in cui è cresciuto, e al suo adorato gatto Oliver".

Il nonno Shmuel Peleg è indagato in Italia per sequestro di minore, insieme a Gabriel Abutbul Alon, l'autista che l'11 settembre ha condotto nonno e nipote in Svizzera, dove poi si sono volati alla volta di Tel Aviv. Gabriel Abutbul Alon è stato arrestato a Cipro la settimana scorsa e si attende una decisione delle autorità locali sulla richiesta della sua estradizione, mentre resta non eseguito il mandato d'arresto nei confronti del nonno materno.

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