rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
la decisione / Pisa

"Il parà Emanuele Scieri fu ucciso": condannati due ex caporali della Folgore

Secondo la Procura di Pisa, nella caserma Gamerra c'era un clima di nonnismo di cui erano a conoscenza anche i vertici accusati di aver coperto il fatto. Condannato anche il ministero della Difesa

I giudici della corte d'assise di Pisa hanno condannato per omicidio volontario in concorso gli ex caporali della Folgore, Alessandro Panella e Luigi Zabara, rispettivamente a 26 anni e 18, per la morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano di leva trovato cadavere nella caserma Gamerra il 16 agosto 1999. La sentenza di primo grado è stata pronunciata nel pomeriggio di oggi 13 luglio dalla Corte d'Assise del Tribunale di Pisa presieduta dal giudice Beatrice Dani. 

Ministero della Difesa condannato al risarcimento

La sentenza della Corte d'Assise di Pisa, oltre a condannare i due ex caporali, presenta il ministero della Difesa nella doppia veste di responsabile civile e di parte civile. Il dicastero deve corrispondere un risarcimento dei danni alle parti civili, fissato in 200mila euro di provvisionale per la madre del parà, Isabella Guarino, e 150mila euro per il fratello Francesco Scieri.

Il ruolo di responsabile civile è legato al fatto che la vicenda si è svolta all'interno della Caserma e gli imputati erano in servizio presso il ministero della Difesa. Lo stesso Ministero aveva però chiesto e ottenuto di essere ammesso come parte civile ritenendo di essere danneggiato dal comportamento degli imputati. I due sono condannati al pagamento delle spese processuali, interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante l'espiazione della pena. Gli ex caporali della Folgore sono inoltre condannati in solido "al risarcimento dei danni in favore della parte civile Ministero della Difesa, da liquidarsi in separata sede come riconoscimento di una provvisionale nella misura di 80mila euro", si legge nella sentenza.

La svolta giudiziaria

La condanna di Pennella e Zabara arriva a distanza di 24 anni in cui i familiari hanno chiesto verità sul caso. Il verdetto sarebbe dovuto arrivare il 14 giugno scorso ma, a sorpresa, dopo più di sei ore di Camera di Consiglio, la Corte d'Assise aveva chiesto di sentire tre donne che, nel 1999, erano state inserite nella lista testi del pm che aveva condotto la prima inchiesta sulla morte del parà. Le dichiarazioni delle tre donne sono state ritenute necessaria perché proprio in quei giorni di 24 anni fa frequentavano e avevano rapporti con i caporali accusati dell'omicidio.

Imputati nel processo e ora condannati sono due ex caporali della Folgore, Alessandro Panella (difeso dall'avvocato Andrea Cariello) e Luigi Zabara (difeso dagli avvocati Andrea Di Giuliomaria e Maria Teresa Schettini) accusati di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Per loro la Procura di Pisa, rappresentata da Alessandro Crini e Sisto Restuccia, aveva chiesto 24 e 21 anni.

Chi è il parà trovato morto

Aveva 26 anni quando Emanuele Scieri, parà della Folgore, fu trovato morto il 16 agosto del 1999, nella caserma Gamerra di Pisa. Dopo anni di risposte mancate, il caso era stato riaperto nel 2018 dalla Procura di Pisa dopo che già la commissione parlamentare d'inchiesta aveva concluso che Scieri non si era suicidato.

Le accuse sono pesanti e imputano a Zabara e Panella, assieme ad Andrea Antico (assolto nel novembre 2021 con rito abbreviato), di aver obbligato nella sera del 13 agosto 1999 il parà a salire sulla torre di asciugatura dei paracadute, dopo averlo picchiato e fatto spogliare. Il giovane sarebbe poi precipitato cercando di fuggire mentre qualcuno dei commilitoni faceva pressione con gli scarponi sulle nocche delle sue dita. Secondo l'accusa la morte di Scieri si sarebbe potuta evitare se i caporali, subito dopo la sua caduta, non fossero fuggiti.

Il suo corpo fu poi trovato sotto un tavolo il 16 agosto, tre giorni dopo dal suo decesso. Da qui la contestazione di omicidio volontario. Secondo la Procura di Pisa, nella caserma Gamerra c'era un clima di nonnismo di cui erano a conoscenza anche i vertici accusati di aver coperto il fatto. Imputati per favoreggiamento erano l'ex maggiore Salvatore Romondia e l'ex generale Enrico Celentano, entrambi assolti assieme ad Antico con rito abbreviato. Contro questa sentenza di assoluzione la procura di Pisa ha già fatto appello: la trattazione sarà in forma orale e si terra' l'11 ottobre.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il parà Emanuele Scieri fu ucciso": condannati due ex caporali della Folgore

Today è in caricamento