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Domenica, 28 Aprile 2024
LAVORO

Roma, manifestazione degli esodati: "Risolvete il nostro dramma"

Mobilitazione nazionale degli esodati a Roma, oggi e nei giorni 14-15 e 16 aprile. La Lega Nord denuncia un ulteriore rinvio della proposta di legge

ROMA - Si sono dati appuntamento oggi in via 20 settembre a Roma, davanti al Ministero dell’Economia, e il 14, 15 e 16 aprile manifesteranno di nuovo in piazza Montecitorio fino a che non sarà approvata la proposta di legge per la salvaguardia degli esodati.

LA LEGA: "ANCORA UN RINVIO" - "Arriva un ulteriore rinvio della proposta di legge sugli esodati, un rinvio senza termine. Adesso la scusa che hanno trovato è quella di creare una commissione formata da Ministero del Lavoro, Parlamento, Inps e Mef. Siamo di fronte ad un escamotage per prendere altro tempo e sfangarla fino alle elezioni europee. Il testo unificato sugli esodati, a prima firma Lega Nord, doveva essere in Aula a marzo, poi è stato rinviato al 14 aprile e adesso salta anche questo termine. Prima Letta e poi Renzi avevano detto di voler risolvere il dramma degli esodati, ma adesso c'è l'ennesima riprova che erano solo frasi di facciata". Lo afferma Massimiliano Fedriga, deputato della Lega Nord. "La Lega Nord - prosegue - è stato l'unico gruppo parlamentare che si è chiaramente e duramente espresso contro questo rinvio. Noi continuiamo la nostra battaglia nelle sedi di Montecitorio e nelle piazze, raccogliendo le firme per abrogare la vergognosa riforma delle pensioni Fornero-Pd. Prendiamo atto che siamo gli unici a farlo".

MANIFESTAZIONE ESODATI A ROMA, 9 APRILE 2014 | FOTO ANDREA RONCHINI

IL CASO ESODATI - Gli esodati sono coloro che hanno interrotto il proprio rapporto di lavoro in conseguenza di accordi di ristrutturazione aziendale o crisi aziendali, ma che non hanno ancora diritto alla pensione per via di un innalzamento dell’età pensionabile e delle modifiche dei requisiti per l’accesso alla pensione. Una categoria "creata" dalla riforma Fornero nel 2011, che ha effettivamente generato questa nuova fascia della popolazione senza stipendio, senza lavoro e senza pensione. Quanti siano effettivamente ancora non si riesce a comprendere con esattezza. La cifra è stata anche motivo di polemiche e scontri tra l’ex ministro del Lavoro del governo Monti e l’Inps. Da un lato, Elsa Fornero aveva parlato di 65mila persone, dall’altro il presidente Antonio Mastrapasqua alzava l’asticella fino a quasi 400mila. In mancanza di numeri certi si può comunque arrivare ad un stima, non meno di 300mila persone. Una categoria che però sembra dimenticata dalle istituzioni anche se in realtà c’è un progetto di legge, in discussione alla Camera a partire dal 14 aprile, per mettere a posto ‘il danno’: un emendamento alla Legge Fornero che cercherebbe di normalizzare la situazione, monitorando il sistema pensionistico e prendendo risorse dalla tassazione del gioco on-line e da quello d’azzardo. “La proposta di legge, sebbene non dia soluzione strutturale al problema – spiega la Rete dei Comitati – rappresenta un significativo passo in avanti per porre rimedio al dramma in corso ormai da oltre due anni”.

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