Arrestato a Dubai il "broker del Vaticano": chi è Gianluigi Torzi
Il finanziere era stato già condannato a 6 anni dalla giustizia della Santa Sede per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato e la compravendita di un palazzo di lusso a Londra
Il finanziere Gianluigi Torzi, noto come il "broker del Vaticano", è stato arrestato a Dubai dalla polizia. Le conferme arrivano da ambienti investigativi, e, a quanto si apprende, il suo arresto è dovuto a una misura cautelare chiesta dalla Procura di Milano per l'ipotesi di aggiotaggio - ovvero manipolazione del mercato - su azioni Aedes, una società di investimento immobiliare milanese.
Torzi, 43enne molisano, è al centro di diverse inchieste e processi nelle procure di Roma e Milano, e lo scorso anno la giustizia della Santa Sede lo ha condannato a 6 anni per truffa aggravata, estorsione in concorso e autoriciclaggio. Assolto invece dal reato di peculato.
Il reato di agiotaggio
Il reato di agiotaggio legato alla Aedes sarebbe avvenuto tra il 2017 e il 2019. Nell'aprile 2017, Aedes e la sua società controllante "Augusto" emettono due prestiti obbligazionari da 25 milioni di euro, sottoscritti da una delle società londinesi di Torzi (BIS e poi Odikon Services) e garantiti da azioni della società immobiliare (il 15,5% delle quote) per un valore di 35 milioni. Le azioni sarebbero dovute rimanere congelate su un conto corrente fino alla scadenza del prestito ma il sostituto procuratore Stefano Civardi ha ricostruito come le azioni non siano "mai transitate" su quel conto per essere invece negoziate e poi vendute diffondendo "notizie false sulla reale operazione di finanziamento".