Giovanni Cogoni è scomparso, la famiglia invita al silenzio: "Grazie a tutti"
L'operaio quartese di 52 anni è vivo: questa, almeno, è la convinzione di chi indaga. Si tratterebbe di allontanamento volontario. Gianfranco Piscitelli, presidente per la Sardegna dell'associazione Penelope, che assiste i familiari delle persone scomparse, invita a far scendere il silenzio sulla vicenda
L'appello della famiglia aveva fatto rapidamente il giro del web, ma probabilmente quello di Giovanni Cogoni è un allontanamento volontario. Tutti tirano un sospiro di sollievo.
L'operaio quartese di 52 anni è vivo: questa, almeno, è la convinzione di chi indaga sulla scomparsa, che risale a giovedì 15 giugno. Dal profilo della figlia sono spariti tutti gli appelli e le foto dell'uomo, e il legale Gianfranco Piscitelli, presidente per la Sardegna dell'associazione Penelope, che assiste i familiari delle persone scomparse, invita a far scendere il silenzio sulla vicenda. "Grazie a tutti per l'aiuto", scrive la figlia su Facebook.
La polizia lo cerca all'estero, scrive oggi l'Unione Sarda, in un ben preciso Paese europeo dell'area Schengen.
Cogoni ha fatto ritrovare l'auto e il telefono cellulare, ha evitato qualsiasi movimento bancario, ma la carta di credito starebbe facendo registrare spese oltre confine. Adesso la polizia del Paese europeo in cui Cogoni si trova andrà a identificarlo, per avere la certezza che quella carta di credito sia davvero nelle sue mani.
Poi la questione riguarderà soltanto la famiglia: gli inquirenti hanno quasi concluso il loro lavoro.